Il sindaco ha girato la proposta di fattibilità di Altagamma agli assessori e la metterà presto a disposizione dei consiglieri. Ma cè già una sostanziale benedizione, la Galleria afferma Giuliano Pisapia «è un bene di Milano e di tutto il Paese quindi deve essere valorizzata, culturalmente e commercialmente. Se si continuerà sullidea, ci sarà un grande bando di gara internazionale». Sembra ripetersi il film della prima vendita Sea, con la regia dellassessore al Bilancio Bruno Tabacci (anche ieri si prendeva il merito «la messa a reddito del Salotto è stata unidea mia») e un bando che alla fine ricalcherà quasi alla perfezione la proposta di Altagamma, a cui aderiscono i marchi in pole position per un posto in Galleria. Ma anche parte della maggioranza è scettica. Per lassessore alla Cultura e Moda Stefano Boeri «che ci sia un'offerta è buona notizia, ma sono contrario ad una vendita che trasformi il salotto di Milano in una Rodeo Drive Lombarda. Bene invece l'idea di un bando internazionale». La capogruppo del Pd Carmela Rozza alza qualche paletto: «Quella di Altagamma mi sembra un pò limitativa sulla distribuzione degli spazi. Bisogna garantire un buon mix tra boutique di lusso e negozi e ristoranti accessibili a tutti», e «qualche associazione importante può meritare uno spazio nel Salotto». Il presidente dellaula Basilio Rizzo, della Sinistra x Pisapia, ribadisce che la maggioranza deve rimanere pubblica (e non è in dubbio) ma «anche la distribuzione in percentuale degli spazi dovrà essere decisa dal Comune».
Più di uno i dubbi del centrodestra. Il commissario cittadino Giulio Gallera ricorda che anche nei piani della ex giunta cera un piano di valorizzazione della Galleria ma «dobbiamo impedire che diventi una fila di boutique così esclusive che nessuno le vive, specialmente di sera». «Sbagliato farla diventare un atelier - ribadisce anche il consigliere Pdl Riccardo De Corato - come propone lamico di Tabacci, lonorevole dellApi Santo Versace a nome degli stilisti. Ci sono già via della Spiga e Montenapoleone». E il capogruppo Carlo Masseroli sottolinea che sul metodo «si stanno ripetendo le anomalie di Sea, è necessario invece partire dallinteresse pubblico in modo da dettare le condizioni al privato e non subirle».
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