I fondi Quattro milioni per ripartire

Entro venti giorni arriveranno quattro milioni di euro per le imprese liguri danneggiate dal maltempo. Nevicate, gelate, alluvioni e mareggiate hanno messo in ginocchio molte attività. E in attesa che il governo stanzi i fondi per lo stato di calamità, la Regione interviene con uno stanziamento urgente, snello nelle procedure, per dare un primo aiuto. Una piccola cosa, come lo stesso presidente Claudio Burlando ha spiegato, ma che serva almeno come volano per far ripartire il prima possibile l’attività.
«Due milioni saranno erogati a fondo perduto, gli altri due come prestito a un tasso agevolatissimo, dello 0,5 per cento - spiega l’assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli - Non si tratta di soldi per rifondere i danni subiti, ma a sostegno degli investimenti». La delibera della giunta dovrà essere approvata dal primo consiglio regionale utile (probabilmente ai primi di febbraio o forse già il 19 gennaio), poi la stessa giunta dovrà stabilire i criteri dell’assegnazione. Cioè ad esempio, decidere che quota di investimento coprire, fino a che tetto massimo. «L’importante è comunque fare presto, rendere i soldi immediatamente disponibili a fronte di fatturazione e dimostrazione dell’intervento dopo il danno subito - insiste Burlando - Poi la speranza è che dal governo arrivino davvero fondi importanti, visto che l’anno scorso per le mareggiate è arrivato davvero poco, a causa a che del terremoto in Abruzzo e della tragedia di Messina». Per le imprese danneggiate che non possono riprendere immediatamente l’attività è prevista anche la possibilità di ricorrere per i propri dipendenti alla cassa integrazione in deroga.
Se i danni del maltempo sono ingenti, resta anche il problema di quello che occorre fare per impedire il ripetersi di simili sconquassi. «Stiamo sostenendo importanti interventi di prevenzione - replica Burlando - A Pegli, ad esempio, l’autorità portuale ha già fatto una gara da un milione e mezzo per contrastare le mareggiate. Una diga sottoflutto potrebbe essere già quasi pronta entro l’estate e completata in autunno.

Ci sono zone dove questi interventi sono stati fatti, altre dove magari non sono stati fatti bene. E a volte bisogna saper ascoltare, oltre ai tecnici, anche gli anziani e coloro che hanno una lunga esperienza diretta».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica