I fratelli Benetton nuovi Paperoni della Borsa

Alle loro spalle Silvio Berlusconi. Ma avanzano anche gli immobiliaristi, con Ricucci, Zunino e Coppola

I fratelli Benetton nuovi Paperoni della Borsa

da Milano

Sono i Benetton i nuovi Paperoni della Borsa italiana. Il secondo posto nella classifica dei super-ricchi di Piazza Affari - elaborata, come ogni anno, da Milano Finanza - spetta a Silvio Berlusconi, mentre al terzo troviamo il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio. Seguono Gianfelice Rocca (Sirti, Tenaris, Impregilo), Ernesto Bertarelli (Serono) e i Boroli/Drago (De Agostini). È questo, insomma, il Gotha dell’imprenditoria italiana.
Ma la vera sorpresa dell’edizione 2005 è un’altra: la decisa avanzata della cosiddetta «razza mattona», come la definisce il settimanale nel numero oggi in edicola. Ovvero, la carica degli immobiliaristi: Stefano Ricucci, Luigi Zunino e Danilo Coppola, rispettivamente al dodicesimo, ventunesimo e ventiduesimo posto.
Nomi quasi sconosciuti fino a pochi anni fa, oggi personaggi di primo piano, che sempre più investono le loro fortune in società quotate, spesso le più blasonate del listino, conquistando così posizioni di prestigio, in base alle maggiori capitalizzazioni individuali. Emblematico il caso di Ricucci: il valore delle sue partecipazioni, dirette e indirette in 12 mesi è esploso da 246 milioni di euro a 1,47 miliardi. Rispetto all'agosto 2004, infatti quando era al trentanovesimo posto, ha ceduto la quota in Bnl, ma ha aumentato notevolmente quella in Rcs e ne ha aggiunte altre. Ma anche Zunino ha scalato 19 posizioni grazie al valore raddoppiato della sua Risanamento, cui ha affiancato la quota in Mediobanca: mentre Coppola è salito dal quarantunesimo al ventiduesimo posto grazie agli investimenti in Ipi, Mediobanca e Antonveneta. In modo speculare, il «sorpasso» al vertice si spiega con una cessione: quella di una quota Mediaset da parte del presidente del consiglio.


Scorrendo la classifica, però, troviamo anche altri protagonisti della finanza di questi mesi: Diego della Valle (ottavo posto, con 1,73 miliardi), Francesco Gaetano Caltagirone (nono posto, con 1,70 miliardi), il finanziere Romain Zaleski (settimo, con 2,45 miliardi), Vittorio Merloni (955 milioni, che gli assicurano il diciottesimo posto), il finanziere francese Vincent Bolloré (ventiseiesimo con 619 milioni) e l'Ingegnere Carlo De Benedetti (trentesimo, con 532 milioni).

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