I ghisa sparano anche sulla giunta «Rischiamo la pelle, ci addestrino»

Dieci minuti di inseguimento attraverso le vie del centro, con guardie e ladri che si prendono a sportellate, fino all’urto finale in viale Gorizia. Qui i ghisa scendono per identificare i fuggitivi che ripartono e investono un agente. Il vigile rotola a terra, si rialza, estrae la pistola e spara tre colpi che tuttavia non fermano la fuga. La macchina riesce a fare ancora poche centinaia di metri e poi viene abbandonata poi in un garage. Dentro alcuni oggetti rubati a un antiquario del centro. I due ghisa finiscono in ospedale, qualche botta ma niente di grave. Una follia che ha subito riportato alla mente la sera del 12 gennaio quando un altro vigile, Nicolò Savarino, fu travolto da un auto che stava cercando di fermare alla Bovisa. I malviventi stavano scappando da via San Maurilio, dove avevano appena rubato due zanne di elefante dal valore di 35mila euro alla Galleria d’arte «Il Borghetto».

Questa volta niente morti per fortuna, ma non certo per merito dei ladri che anzi nella loro corsa hanno sfiorato diversi pedoni.
Ma esplode di nuovo la polemica, del centrodestra ma anche dei sindacati dei vigili: chiedono più addestramento e contestano la scelta del sindaco di eliminare i soldati dalle strade.

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