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I giovani teatranti portano in scena l’anima delle città

La Scuola d'arte drammatica Paolo Grassi ha aperto la seconda edizione del festival «Arlecchino nelle città» in scena fino al 17 luglio, con una singolare performance intitolata «Cena con delitto», format originale proposto dall’ex allievo Daniele Milani, fondatore della compagnia aquilana «A Bocca Aperta». L'intero ricavato della coinvolgente serata, è stato interamente devoluto alla ricostruzione della loro sede teatrale all'Aquila ad oggi inagibile. Così l'iniziativa della Paolo Grassi risponde alla concreta vocazione di creare visibilità per le giovani compagnie emergenti ma anche occasioni di formazione e scambi culturali, con un ricco programma di laboratori, incontri e serate speciali. Se l'edizione del 2008 era dedicata alla Commedia dell'arte, stavolta l’obbiettivo era mettere in contatto e far lavorare i giovani sulle tradizioni e le tecniche teatrali legate ai luoghi, ovvero alle città.
Gli spettacoli (ad ingresso gratuito, con prenotazione) sono strutturati come veri e propri dialoghi con le culture dei luoghi, delle polis più o meno vicine, che coinvolgono l’attività delle giovani generazioni sotto la direzione di nomi importanti della scena teatrale italiana come Emma Dante, Davide Enia e Mimmo Sorrentino.
Dopo il lavoro di Gabriele Vacis «Schiera», nato dal progetto con attori residenti in Piemonte e allievi del Teatro Nazionale Palestinese, stasera alle 21 sarà la volta di «Quando spuntano le ali», regia di Massimo Luconi. Il testo scritto da un gruppo di autori africani degli inizi degli anni ’80 è incentrato sul rapporto tra tradizione e modernità nell'Africa oggi. Dopo tre anni di laboratorio con sessioni in Italia e in Senegal, la messa in scena realizza l'obbiettivo di sviluppare le capacità artistiche dei giovani senegalesi in campo teatrale. Il 9 alle 21.30, protagonista sarà la tradizione napoletana con «I nummere», di Gino Curcione, esilarante spettacolo en travestì, a cui farà da contraltare (il 10 luglio alle 21.00) "Morra" di teatro Labrys, liberamente tratto dalla cronaca quotidiana di Scampia scritto diretto e interpretato da Roberto Cataldo. Due facce della stessa medaglia: la tradizione popolare nella tombola e la violenta quotidianità a cui sopravvivere nella città partenopea. Il festival prosegue con due serate l’11e il 13, dedicate ai vincitori del progetto "Rigenerazione", tre compagnie selezionate dal concorso della fondazione circuito teatrale Piemontese.
All'iniziativa sarà legato l'incontro «Milano-Torino, politiche per i giovani gruppi a confronto», che vedrà presenti Maurizio Schmidt, Antonio Calbi, Patrizia Coletta e Alfonso Cipolla. Il ricco festival "Arlecchino nelle città", si propone di connettere la tradizione teatrale "vivente" di città come Napoli, Palermo e Milano (che vuole riscoprire e reinventare le sue radici culturali), con le istanze del teatro contemporaneo che fa di questo patrimonio materiale per costruire la scena odierna. Elemento trasversale di questo viaggio nella scena urbana sarà la multimedialità, anche attraverso la proiezione dei Corti della Scuola di Cinema di Milano. Preziosa la partecipazione di personaggi come Emma Dante, Davide Enia, Mimmo Sorrentino, Michele Tadini per citare alcune delle significative presenze che lavoreranno nei quattro laboratori previsti dal festival.
Il primo, «Palermo canta», un incrocio di generi segnati da una forte tradizione che si mescolano con le nuove forme del contemporaneo. Poi «Laboratorio Napoli», coordinamento e ideazione di Francesco Saponaro dal titolo «A lo re de li viente» epopea dei vicoli, in cui si ritrovano modelli fondativi della tradizione teatrale napoletana. Segue il «Laboratorio Milano» tenuto da Paolo Rossi e parte della compagnia Babygang, gruppo formato da ex allievi della scuola. Personalissimo percorso alla scoperta di una Milano che cambia di continuo «sulla pelle dei cittadini».


«Tecniche di ascolto della città» è il progetto a cura di Mimmo Sorrentino: la città raccontata dalla categoria dei Vigili del fuoco le cui testimonianze diventano materiale per costruire una rappresentazione mescolando diversi linguaggi di una nuova drammaturgia urbana. La serata conclusiva del 17 luglio prevede la messa in scena del lavoro dei seminari che confluiranno in una performance nell'ambito della festa finale presso la Scuola Paolo Grassi.

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