I giudici aprono un’indagine sulla vendita di Wind a Sawiris

da Milano

La Procura di Roma ha aperto una inchiesta sulla cessione di Wind da Enel alla compagnia Orascom dell’imprenditore egiziano Naguib Sawiris. Il fascicolo è per ora senza indagati né notizia di reato ma i pm Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli starebbero lavorando all’ipotesi di corruzione.
Nelle scorse settimane la guardia di Finanza ha sequestrato nella sede dell’Enel - all’epoca guidata da Paolo Scaroni - documentazione relativa alla cessione.
L’indagine è stata avviata dopo una inchiesta del settimanale tv Report del maggio scorso. In procura sono stati sentiti alla fine di luglio la giornalista Milena Gabanelli e l’autore del servizio Paolo Mondani. Nell’inchiesta di Report, il giornalista intervista una fonte anonima che si fa chiamare «uomo mascherato». La fonte parla dei dettagli della cessione e in particolare di costi di transazione di 414 milioni di euro di cui 317 alle banche che sostennero Sawiris nell’operazione e circa 97 milioni di euro in costi e consulenze.
Secondo tale fonte anonima i 97 milioni di euro finirono ad Alessandro Benedetti mediatore per conto di Sawiris. Lo stesso Benedetti in un’intervista ad un quotidiano economico confermò la cifra e il riparto tra banche e oneri di intermediazione.


A fine 2006, Enel ha completato la cessione (iniziata nel 2005) anche della quota di minoranza ancora detenuta in Weather Investment, società che controlla Wind.
Wind, Enel e Weather Investment non hanno commentato la notizia. Fonti vicine a Enel e Weather, comunque, dicono di essere «sereni e tranquilli».

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