I giudici congelano il caso Ustica Niente risarcimento ai familiari

L’attesa dei parenti dei morti di Ustica non finisce. La corte d’Appello di Palermo ha sospeso l’esecutività della sentenza di primo grado che aveva stabilito il risarcimento delle famiglie delle vittime della strage del 29 giugno 1980 (nella foto il relitto del Dc 9 caduto). I ministeri dei Trasporti e della Difesa erano stati condannati a pagare oltre 110 milioni di euro agli 81 familiari. Non solo. Il processo è stato anche rinviato al 2015. I giudici palermitani hanno accolto la richiesta di sospensione della sentenza presentata il primo febbraio dall’avvocatura dello Stato. Tra i motivi che giustificano la sospensione, spiega la corte d’Appello, «va annoverato il grave danno che il debitore potrebbe ricevere dall’adempimento, a fronte di un’impugnazione che non evidenzia profili di evidente infondatezza».

Per i giudici infatti, «con l’appello principale non è contestato solo il quantum ma anche l’an (il se, ndr) della condanna risarcitoria». Non essendo ancora definitiva dunque la sentenza di risarcimento, quest’ultimo deve essere sospeso.

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