Barbara Silbe
A saperlo giocare bene, senza falli e senza corruzione, è lo sport più bello del mondo. A saperlo capire, anche per chi in campo non va, è unemozione senza fine, il calcio. E il bello è che non conosce latitudini, non accetta limitazioni di razza, religione, classe sociale. Con i mondiali alle porte e le intercettazioni di Moggi e soci alle spalle, si fatica a credere ancora alla sua parte buona. Ci pensa una mostra che si inaugura questa sera alle 21 al Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo. «European fields. Calciatori della domenica», questo il titolo, è la personale dellautore olandese Hans van der Meer, attivo dai primi anni Ottanta con reportage di indagine sociale sui comportamenti urbani, sul traffico, sul lavoro, che a un certo punto della carriera ha focalizzato lattenzione su questo curioso argomento.
Un nucleo di 38 stampe di grande formato saranno esposte fino al 17 settembre allaperto, nella centralissima piazza Gramsci, per raccontare di un mondo semplice, dei significati originari del football visto come momento di vita o metafora della stessa. Campi fatti di sabbia o erba poco curata, delimitati da vecchi copertoni, qualche spettatore, colline allorizzonte, alberi e case a ridosso della scena. Ci sono città, periferie e campagna, con inquadrature che esaltano spazi e prospettive smisurate in contrasto con i soggetti sempre piccoli, come se venissero osservati proprio dagli spalti, da un tifoso qualunque. Tutti i giocatori stanno lì per il gusto di esserci, goffi, determinati, un po surreali, lontani dal mondo dei professionisti, dei miti e dei grandi business, ma forse proprio per questo si stanno divertendo.
Nella hall del Museo verrà proposto un video dello stesso van der Meer realizzato nei campi amatoriali dellarea urbana milanese e della Lombardia. Ingresso libero. Informazioni allo 02-6605661.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.