I libri? Perle da salvare e arriva il "Manifesto"

L'associazione invita a sostenere la petizione. Rispetto al 2024 in calo la fiducia e i ricavi

I libri? Perle da salvare e arriva il "Manifesto"
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Va bene il cambiamento, la musica che non dice nulla, le città complicate, le regole digitali che hanno appesantito la burocrazia ma c'è qualcosa che non può finire in soffitta. È il libro. Anzi, i libri. "Leggere è un atto di libertà, di immaginazione, di resistenza. È attraverso i libri che costruiamo ponti tra generazioni, culture e visioni del mondo" scrivono i librai di Ali, l'associazione di categoria che aderisce a Confcommercio. E invitano chiunque su Charge.org a condividere il loro Manifesto.

"In un tempo in cui la lettura rischia di essere messa in secondo piano, vogliamo riaffermare il suo valore essenziale per la crescita individuale e collettiva. Con questa petizione, invitiamo scrittori, lettori, librai, editori e chiunque ami la parola scritta ad aderire al Manifesto per la Lettura: un impegno condiviso per promuovere e difendere il diritto a leggere, per tutti, ovunque". Dieci i punti che dovrebbero segnare, secondo i librai, una nuova stagione di politiche per la lettura: dal ruolo chiave del libraio come consulente nelle scuole alla necessità di investimenti per le biblioteche civiche e scolastiche; dall'esigenza di contrastare la svalutazione socio-economico-culturale del libro all'adozione di linguaggi innovativi come social, podcast, video, gaming narrativo per coinvolgere le giovani generazioni. Ali ha presentato ieri i dati dell'Osservatorio sulle Librerie, in collaborazione con Format Research: in calo, rispetto al 2024 sia la fiducia che i ricavi; stabile l'occupazione, ma ci sono criticità sul fronte del fabbisogno finanziario. Il 77,3% delle librerie indipendenti segnala un aumento dei prezzi praticati dai fornitori e di queste circa la metà riporta rincari di oltre il 5%. Sull'accesso al credito il 61% delle librerie ha ottenuto integralmente l'importo richiesto e l'80,3% lo ha fatto per esigenze di liquidità e cassa. Sulle relazioni con i clienti, l'87,2% delle librerie adotta un approccio multicanale, i social sono il più utilizzato (per il 77,8%) e il 74,7% ritiene importante l'uso del digitale. Tuttavia, le vendite online rappresentano solo il 14,6%, mentre il 78% del fatturato è realizzato nel punto vendita fisico.

I principali servizi online sono l'assistenza multicanale (79,6%), la prenotazione (68,1%), i consigli e le recensioni (59,2%).

Le librerie di catena evidenziano l'importanza dei social media, della scuola, degli spazi esperienziali e del ruolo del libraio come mediatore culturale per avvicinare i giovani alla lettura. Gli autori ribadiscono il valore delle librerie non solo come luoghi di vendita, ma come presìdi culturali, spazi di incontro e rifugio.

Paolo Ambrosini, presidente di Ali ha precisato che "le librerie rappresentano un patrimonio culturale insostituibile per le comunità. Ma occorrono investimenti concreti le librerie resistono e si reinventano ma non possono essere lasciate sole".

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