da Ankara
I vertici militari turchi non sono intervenuti ieri al primo ricevimento offerto dal nuovo presidente della Repubblica, Abdullah Gül, alla cui elezione essi si erano opposti apertamente. Anche i rappresentanti del maggiore partito di opposizione, il Chp (laico e socialdemocratico), hanno boicottato il ricevimento, a cui hanno comunque preso parte 18 generali di rango inferiore, oltre a parlamentari, diplomatici, magistrati e alti funzionari. La giustificazione ufficiale dellassenza sono stati i precedenti impegni dei comandanti generali nelle usuali visite dei primi di settembre alle guarnigioni , ma, secondo vari osservatori, essa riflette anche la freddezza verso il nuovo capo dello Stato, che proviene dalle file del partito di radici islamiche Akp al governo. Non più tardi della settimana scorsa erano stati abbastanza chiari in merito: «Gül non è il nostro presidente», avevano fatto sapere.
Il 28 agosto, subito dopo lelezione dello stesso Gül da parte del Parlamento, i capi militari boicottarono anche la cerimonia del suo giuramento.
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