I nipoti rossi del ministro della propaganda nazista

La Foce ha già subito i danni, con la stele rischia anche la beffa

I nipoti rossi del ministro della propaganda nazista

Ci risiamo! Evidentemente ci eravamo illusi: ne prendiamo atto! Nonostante la progressiva diminuizione di gente alle commemorazioni per il G8 - me forse proprio per questo! -, a dispetto di una crudele offensiva di un terrorismo islamico che confina in un remoto passato i fatti ed i problemi del G8, i comunisti - quelli veri! - ci riprovano!
La proposta di un cippo a memoria dei fatti di piazza Alimonia, rilanciata dai Comunisti Italiani è un'ulteriore offesa per tutti quei residenti che hanno patito la violenza gruppettara di quei giorni. È un’offesa per tutti quei dimostranti - la stragrande maggioranza! - che intendeva manifestare il proprio dissenso in maniera democratica, legittima e, soprattutto, non violenta. Ma, ancor più, è un’evidente capovolgimento della realtà storica, una menzogna che, a furia di essere urlata e ripetuta, finisce coll’essere creduta e diventa vera: segno evidente che i comunisti nostrani hanno ben assimilato le tecniche di comunicazione dei regimi totalitari. Goebbels, l’insuperato maestro della propaganda hitleriana, sarà sicuramente fiero di questi suoi nipotini rossi.
Far passare degli atti di cruda violenza per una sorta di sagra paesana, spacciare degli sfascia - auto e degli incendia-bidoni per dei pacifisti gandhiani, trasformare un estintore in un innocuo messaggio di pace di concordia, è un’operazione che ha dell’incredibile! E ancor più incredibile è che si sprechi il denaro del contribuente discutendone in Consiglio Comunale! La Foce, assieme ad altre zone della città, ha vissuto quei giorni come un incubo che, a quanto pare, non vuole cessare, riproponendosi ogni anno allo scadere dell’anniversario e che, adesso, rischia addirittura di venire immortalato con un monumento a perenne memoria.
La nostra Circoscrizione ha sempre ribadito con forza il proprio No! ad ogni ipotesi di ricordare quei giorni terribili, in cui la democrazia è stata assassinata da chi ha messo a ferro e fuoco i quartieri, incendiato banche, sfasciato macchine, imbrattato e lordato intere zone di Genova.
L’installazione di un cippo di piazza Alimonia significherebbe lanciare un messaggio di legittimazione dell’odio e della violenza, un insegnamento distorto, anzi, capovolto!, per le giovani generazioni, il rifiuto di ogni morale e di ogni etica che impone, come primo atto, la distinzione del bene dal male, della verità dalla menzogna.
Vogliamo sperare che la Sinistra moderata, quella che crede nei valori della democrazia e del rifiuto della violenza, dell’ordine nella libertà e della libertà nell’ordine, saprà unirsi al centro-destra nel respingere una provocazione gratuita per un intero quartiere reo, forse, di ostinarsi a non votare a sinistra.


Vogliamo sperare che quella Sinistra, laica e cattolica, che non si rassegna ad essere strumentalizzata da chi si ostina a rifiutare il civile confronto democratico offrendosi come sponda a quei gruppi che esaltano la violenza come pratica politica, voglia e possa far cadere questo progetto! Da parte nostra, come Circoscrizione Medio-Levante, ormai unica oasi di centro-destra della città, sapremo ancora una volta dire un No! - un No! democratico ma senza possibilità di equivoci e senza dubbio alcuno -, a chi vuole strumentalizzare e distorcere quelle vicende.
Glauco Berrettoni (An)
Vice Presidente Circoscrizione
VIII-Medio Levante

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