Una novantina di emendamenti. Lultima maratona in aula (seduta iniziata alle 14.30 di giovedì e chiusa alle due di notte) ha accorciato le distanze per il via libera al Piano di governo del territorio. Salvo sorprese, lok potrebbe arrivare già martedì prossimo. Ma ieri intorno alluna a pagare lostruzionismo della moglie Milly è stato il patron dellInter Massimo Moratti. È passato con i voti di buona parte del Pdl lemendamento firmato dal capogruppo di Rifondazione Vladimiro Merlin che chiedeva di escludere gli stadi privati dagli impianti sportivi che i privati possono realizzare su una superficie godendo di vantaggi volumetrici su unaltra area (lInter che vuol farsi un San Siro bis avrebbe recuperato almeno 200 milioni di euro). «Un dispetto? Per quel che mi riguarda credo davvero che non sia il momento di fare sconti a società quotate in Borsa e che pagano contratti milionari ai giocatori, meglio favorire i privati che realizzano piscine o impianti per sport minori» ammette il pidiellino Fabrizio De Pasquale. Milly Moratti al momento del voto è uscita dallaula e si è astenuta dal voto.
Mentre gli emendamenti sono in via di esaurimento, lopposizione pensa già alla fase due della battaglia al Pgt, quando il testo definitivo tornerà in aula a inizio 2011 (in piena campagna elettorale). «Sarà molto difficile che il Pgt sia approvato prima della fine del mandato» avverte il capogruppo del Pd.
I no di Milly Moratti faranno perdere 200 milioni allInter
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