I pensionati: «Silvio, vai al governo» E lui scherza: «Allora mi volete male»

Il leader del Pdl: «L’è un lavorà de la Madònna ma non posso rinunciare»

da Milano

«Pensionati all’attacco, Silvio al governo». Refrain scandito per tre-minuti-tre dall’assemblea nazionale del Partito pensionati. Poi, altri tre-minuti-tre di slogan da «meno male che Silvio c’è» a «Prodi a casa».
Sei minuti spesi tutti nel nome di Silvio Berlusconi che in grandissima forma sfoggia sul bavero del doppiopetto una coccarda bianca e rossa, «Presidente, è simbolo di fortuna, salute e fertilità» dice la bulgara Renée attaccando quel «simbolo» mentre svelto l’ex premier replica «meno male, pensavo fosse un invito ad andare in pensione».
Sorrisi a mille nel grande salone dell’hotel Michelangelo, dove il Cavaliere lancia un suggerimento a Romano Prodi per occupare il tempo che ha e che, soprattutto, avrà a sua disposizione, «vada a sciare, tanto da quello che so lo sta già facendo». Ma l’occasione milanese offre anche il destro al leader del Popolo della libertà per ironizzare nel «suo» dialetto milanese, «l’è un lavorà de la Madònna». La platea ride, una signora gli chiede - sempre in dialetto - di risparmiarsi e lavorare meno: «L’è minga possibile» esclama mostrando l’elenco delle telefonate che deve fare nell’arco della giornata, «è lungo vero? Concordo con la signora, dovrei lavorare di meno».
Impresa impossibile per il numero uno del Pdl che si vanta di aver partecipato poche volte «ai teatrini e ai circhi televisivi della politica» e di non aver mai «dato del tu» a quelli della sinistra»: «Do del lei, io, a quelli della sinistra e non c’è nessuno che si possa vantare di aver avuto il tu da me». Applaude la platea del popolo dei pensionati che lo vogliono al governo del Paese, «allora mi volete male - esclama Berlusconi - perché la situazione è difficile sia a livello internazionale che nazionale. Basti pensare ai rifiuti a Napoli per capire quanta poca credibilità abbiamo, e all’inflazione che non è mai stata così alta come ora».
Le teste dei pensionati annuiscono e lo fanno pure quando il Cavaliere scherza (ma non troppo) sulla possibilità di dare cure preventive agli anziani per campare fino a 120 anni. «Non bisogna ridere di queste cose, perché don Luigi Verzè sta realizzando a Verona una struttura per lo studio di cure preventive che consentono anche di vivere fino a 120 anni. Io ho già iniziato a pagare un anticipo finanziando un ospedale per i bambini dell’Amazzonia.

Dirò a don Luigi se è possibile trovare un modo per dare le cure preventive gratis agli anziani».
Il resto della mattinata milanese, come sempre, è un bagno di folla, ressa tra foto e abbracci. Assaggio della Milano che sabato prossimo festeggerà Berlusconi e Fini al Palalido.
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