Pietro Balducci
da Milano
La fantasia dei giornalisti galoppa, soprattutto destate, quando le notizie scarseggiano e le pagine bisogna pur riempirle. Quando cè di mezzo il Cavaliere, nel senso di Silvio Berlusconi, galoppa in maniera sfrenata, perché qualsiasi inezia fa notizia, a prescindere se vera o falsa. La finta colata lavica a Villa Certosa la notte di Ferragosto è una notizia vera: la lava falsa, la notizia vera. Il panico che avrebbe provocato questa eruzione lavica, con il conseguente intervento di Protezione civile e vigili del fuoco è una notizia falsa. Lanciata dalle varie agenzie di stampa e ripresa in maniera abbondante dai quotidiani, che hanno speculato sui disagi che la festa del Cavaliere avrebbe arrecato ai villeggianti di Porto Rotondo. Le paginate dei giornali ieri mattina, dense di spiritosaggini sulla festa ferragostana organizzata da Berlusconi nella sua villa a Porto Rotondo, avevano il comune difetto di raccontare una mezza verità, o una mezza falsità.
Perché la festa di Ferragosto a Villa Certosa, con il finto vulcano che eruttava finta lava, non ha richiamato nessuna unità della Protezione civile né dei vigili del fuoco. Così come appurato dal Giornale, dopo avere chiamato tutte le strutture di zona dei vigili del fuoco, della Protezione civile e dei carabinieri, ottenendo sempre le stesse risposte: «non ne sappiamo niente», «nessuno ci ha mai chiamato», «labbiamo letto pure noi sui giornali». Quello che è successo, invece, è che alcuni vicini di casa del Cavaliere, non al corrente dei giochi vulcanici organizzati a Villa Certosa, si sono spaventati pensando che stesse accadendo qualcosa di pericoloso. E hanno chiamato la Vigilanza del Consorzio di Porto Rotondo. «È vero, abbiamo ricevuto alcune chiamate, non più di cinque-sei, da parte di villeggianti», ha spiegato Stefano Tamponi, responsabile della vigilanza del Consorzio di Porto Rotondo, raggiunto telefonicamente ieri pomeriggio. «Abbiamo mandato una pattuglia a controllare e abbiamo verificato che si trattava semplicemente degli effetti speciali nella villa di Berlusconi. Abbiamo quindi richiamato i villeggianti spiegando loro la situazione. Il tutto è durato non più di un quarto dora. Non è stato richiesto nessun intervento né della Protezione civile né dei vigili del Fuoco, non ce nera motivo».
Non era nemmeno la prima volta che nella residenza estiva di Berlusconi si accendeva la finta colata lavica. «A maggio era stata effettuata una prova di eruzione quando era stato montato limpianto» racconta sempre Tamponi. «Solo che allora non cera stato alcun turista a lanciare lallarme».
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