I dividendi di Aem serviranno innanzitutto a ripianare le spese di gestione annuale del teatro degli Arcimboldi. Ma resterà ancora un bel «gruzzolo» a Palazzo Marino, che deve ancora stabilire come utilizzare le risorse. Lazienda energentica presenterà infatti allassemblea dei soci convocata in prima convocazione per 28 aprile e in seconda il 5 maggio un bilancio per il 2005 molto florido, con un utile netto di 168,2 milioni di euro, quasi quindici in più rispetto al 2004, quando era stato di 153,8 milioni. Lazienda conta di destinare 8,4 milioni di euro a riserve legali, 57,9 andranno in riserve straordinarie e cento agli azionisti sotto forma di dividendi. Nelle casse del Comune, che possiede il 34 per cento delle azioni, finirebbero così oltre 42 milioni di euro. Ma il delegato di Palazzo Marino, su indicazione della giunta, chiederà allassemblea di elevare i dividendi a 115 milioni di euro. «La proposta arriva dal sindaco - spiega il vice Riccardo De Corato -, perché la cifra destinata a fondo di riserva sembrava eccessiva».
I ricavi di Aem sono pari a 295,2 milioni di euro, in crescita del 7,6 per cento rispetto al 2004, e la gestione straordinaria è positiva per 50,3 milioni, «effetto della plusvalenza derivante dalloperazione Fastweb» ha spiegato De Corato.
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