Sarà che il passato non è mai stato così attuale, sarà che, da «Anima mia» ai «Migliori anni» il nostalgismo non passa mai di moda, sarà che il collezionismo è una setta con milioni di fedeli, pronti a tutto per il dio cimelio. Ma il memorabilia piace, attira, vende. Il sofà arancione di «Friends» per esempio, il contenitore delle chiacchiere tv più cool degli anni Novanta, lombelico del mondo del Central Perk Coffee shop. Se lo volete per Natale massimo 6mila euro ve lo portate via. E sta bene dappertutto. Più o meno la stessa cifra, ma moltiplicata per dieci, della Dodge Charger «General Lee», 309 esemplari distrutti durante le riprese della serie, un solo sopravvissuto, di «Hazzard», la serie più scavezzacollo di fine anni Settanta. Fanno parte dei piezze core messi allasta per la «Icons of Hollywood», offerte anche online, che saranno battuti a Beverly Hills entro oggi. Non solo telefilm. Ci sono le scarpine di paillettes rosso-rubino della Dorothy interpretata da Judy Garland nel 1939 ne «Il Mago di Oz», 2 milioni di dollari, e non stiamo scherzando, lanello che Joe DiMaggio regalò a Marilyn Monroe, 300mila dollari, la tuta da corsa indossata da Steve McQueen in «Le Mans», valore 200mila dollari.
Ci sarebbe anche lintero guardaroba di «Star Trek» che è un po lo stesso di quello degli Emo e la macchina del tempo di «Ritorno al futuro»: non porta da nessuna parte, nè avanti, nè indietro, almeno fino a quando non incontrerete Doc, il dottor Emmett L. Brown, ma fa niente. In fondo è il mondo che non cambia mai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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