Roma

«Via i rom dai centri abitati» Un corteo a Ponte Mammolo

La Destra a Roma torna a chiedere provvedimenti in materia di campi nomadi. Ieri mattina circa 30 persone, tra le quali il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma e l’onorevole Teodoro Buontempo, hanno manifestato di fronte alla stazione Ponte Mammolo della metro B esponendo uno striscione con la scritta «Campi nomadi lontano dai centri abitati», firmato la Destra Città di Roma.
«Oggi consegnerò al sindaco una petizione firmata da 3.000 persone - ha annunciato Schiuma - nella quale si richiede l’espulsione dei nomadi non in regola con le direttive europee, le quali prevedono che si debba dimostrare di avere mezzi di sostentamento altrimenti si può essere espulsi da un Paese anche se cittadini comunitari.
Inoltre chiederò anche che i villaggi della solidarietà vengano localizzati lontano dai centri abitati - ha proseguito - fino a che queste persone non imparano a vivere civilmente in mezzo alla gente, senza delinquere, devono stare lontani dagli altri». Gli fa eco Teodoro Buontempo: «I responsabili dell’attuale situazione di deregolamentazione che caratterizza i campi nomadi sono Veltroni e Rutelli». «I veri razzisti - ha proseguito - sono quei sindaci che fanno finta di non vedere che centinaia di bambini rom vengono sfruttati dai loro genitori».
Buontempo auspica che si arrivi in tempi brevi ad un «censimento dei nomadi di Roma che stabilisca una differenziazione tra gli stanziali e quelli che realmente hanno scelto di non avere fissa dimora. Io credo che la grande maggioranza degli zingari siano ormai stanziali a Roma, in quel caso devono avere la possibilità di risiedere in città uniformandosi però alle regole rispettate da tutti: lavorare, pagare le tasse e soprattutto osservare la legge.

Per gli altri si potranno fare dei campi si sosta provvisoria con accesso controllato».

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