La Consulta Rom e Sinti oggi sarà a Palazzo Marino, con un sit-in, per chiedere ascolto al Comune sull’applicazione del piano-nomadi condiviso con il ministero degli Interni. La Consulta parla di una accresciuta «preoccupazione delle comunità rom e sinte regolari che non hanno nessuna certezza del loro futuro, mentre proseguono gli sgomberi». La portavoce della Consulta, Diana Pavlovic, ribadisce una «posizione pragmatica» sul piano e sulle chiusure programmate dei campi: «Noi non siamo contrari se rappresentano un miglioramento delle condizioni abitative e di vita delle famiglie. Se l’alternativa è perdere anche l’unico tetto che si ha - commenta - allora certamente siamo contrari». La Consulta chiede che i fondi del piano-Maroni -«risorse europee», specifica - siano impiegati in modo diverso e che siano gestiti in modo più diretto: «La gestione mediante fondazioni e associazioni è stata burocratizzata e poco utile - afferma Pavlovic - i campi sono nel degrado totale». Sulla nuova giunta il giudizio è negativo: «Non c’è stata discontinuità, gli sgomberi continuano, per il resto non sappiamo nulla, nonostante le molte richieste di chiarimenti».
Mercoledì dovrebbe tornare a riunirsi il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Ma sull’operato del Comune, il giudizio dell’assessore provinciale alla Sicurezza, il leghista Stefano Bolognini, è altrettanto negativo, per ragioni diverse: «Da luglio, purtroppo, è tutto fermo. Il Comune è nel totale immobilismo, non sta rispettando il patto per la legalità, che prevedeva rispetto delle regole in cambio di aiuti.
I rom: "Nei campi soldi sprecati e soliti sgomberi"
La Consulta Rom e Sinti oggi sarà a Palazzo Marino, con un sit-in, per chiedere ascolto al Comune sull’applicazione del piano-nomadi condiviso con il ministero degli Interni
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