Per i romani, il rientro in città può attendere. Dopo lultimo weekend di agosto, quello in cui era previsto il ritorno in massa dalle vacanze e la ripresa della normale vita lavorativa, la capitale si presenta ancora piuttosto vuota. Il traffico è scarso, a detta di polizia stradale e vigili urbani, gli uffici semi-deserti, i mezzi pubblici frequentati prevalentemente da turisti. Ferragosto è passato da un po, ma la città continua a funzionare a «mezzo servizio». Per rendersene conto è sufficiente guardarsi intorno: autobus e metropolitane restano vuoti nelle ore di punta al mattino e alla sera, e se secondo Met.Ro i passeggeri sono già in leggero aumento, per Atac invece il ritorno ai livelli normali di affluenza avverrà solo a partire da lunedì prossimo, giorno in cui riaprirà la maggioranza degli uffici. Lo conferma anche Angelo Giuliani, comandante «ad interim» dei vigili urbani, secondo il quale «il traffico in città è ancora molto basso». Il rientro, però, «potrebbe avvenire anche nel corso di questa settimana e non necessariamente il 3 settembre, come pensano in molti».
Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, nella maggior parte dei casi le ferie dagosto sono finite ieri. «Circa il 70 per cento dei commercianti è tornato al lavoro», ha detto la presidente di Confesercenti Roma, Alberta Parisse. Ancora poche, però, le farmacie aperte: nel centro storico questa settimana saranno solo 33 su circa 80 esercizi, mentre in periferia oscilleranno tra le 11 del XII municipio e le 14 del XIX. E neanche il richiamo dello stipendio basta a far tornare i vacanzieri in città: nonostante ieri fosse la prima giornata utile per il pagamento delle retribuzioni, laffluenza negli uffici postali è stata molto bassa per tutto il giorno. È comunque tornato in vigore il doppio turno (8-19) e qualche coda si è registrata nel rione Prati, per il ritiro della corrispondenza non recapitata.
Una situazione che accomuna la capitale ad altre città italiane, ma che è piuttosto anomala rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo confermano i consumi elettrici: il picco stimato ieri da Acea a Roma, intorno alle 13, è stato di 1940 megawatt.
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