Egregio direttore, sono credente. Credente in un Dio giusto e misericordioso. Credente in Cristo: in quel Cristo che usò tutto il suo potere soprannaturale, tutte le sue «armi» per cacciare i Sommi Sacerdoti dal Tempio che avevano trasformato quel luogo sacro in un mercato e luogo di mistificazione e bestemmia.
Ma scopro con amarezza e stupore che di quei Sacerdoti vi è ancora un superstite... o meglio, un seguace: tale don (?) Farinella che, visto il suo farneticante «i soldati morti sapevano...» dovrebbe invece lui sapere che con la tonaca che indossa dovrebbe essere apostolo di Cristo in terra, che dovrebbe sapere che i morti vanno rispettati e onorati, che dovrebbe sapere che le sue dichiarazioni suonano nella città di Genova come una bestemmia.
Ma don (?) Farinella, se prete si considera, dovrebbe anche sapere che tutti ci dobbiamo preparare alla seconda venuta di quel Cristo del Tempio ed in quel momento, poiché Sion sarà la terra dei giusti, lui se ne dovrà fuggire, lontano, braccato dall'onta delle sue bestemmie di oggi... proprio come i Sacerdoti del Tempio.
di Attilio Sanna
Egregio direttore, di gente stupida che «gioisce» ogni qualvolta muore un militare italiano all'estero, purtroppo ce n'è tanta, ma mai sarei aspettato di ascoltarle da chi invece avrebbe dovuto portare parole di conforto e di umanità nei confronti di chi ha dato la vita per uno scopo di pace.
Questo «elemento» (perché non si può definire in altro modo) che ha la faccia tosta di portare l'abito talare, immeritatamente secondo me, è «don»(?) Farinella, che ha perso una chiara occasione per tacere.
Forse non ricorda «don»(?) Farinella che la Chiesa ha fatto molte più vittime, oltre che con le Crociate, anche con quella marea di missionari che in missione di pace, in paesi dove non esisteva la religione cattolica e in nome di quest'ultima, hanno azzerato le loro tradizioni, i loro costumi, il loro credo.
Personalmente, parlando da ateo quale sono, mai mi sono espresso nei termini denigratori e ingiuriosi usati da «don»(?) Farinella, contro i tanti missionari uccisi specialmente in Africa, ma ancor più mi sorprende il silenzio del Vaticano su questa esternazione offensiva di «don»(?) Farinella nei confronti dei nostri militari.
di Luciano Silighini Garagnani*
Adesso basta. Non è possibile vedere a Genova prima i no global appendere un cartello dove manifestano la loro gioia perché sono stati uccisi 6 italiani, ora anche i Preti genovesi si permettono abomini del genere? Bagnasco se ne vada; il mio Cardinale resta Siri. Non è possibile che il presidente della Cei e Vescovo di Genova, il Cardinale Bagnasco, mostri ulteriormente silenzio davanti ad affermazioni del genere.
Il parroco della Chiesa genovese San Torpete, tal Don Paolo Farinella, torna a far sentire la sua voce offendendo i nostri soldati uccisi, chiamandoli mercenari, parlando di assassini, di stupratori spinti dai soldi e dal divertimento nello sparare e addirittura prende in giro il povero bambino Martin Fortunato, orfano del papà Antonio. Il bimbo che ha fatto piangere tutto il mondo accarezzando la bara del papà salutandolo con la manina. Basta, non è possibile che il cardinale taccia davanti a queste offese, non è possibile che a quel prete sia permesso scrivere offese del genere sulla rivista Micromega. Qui non è libertà di stampa, qui sono ingiurie e follie. Ma Gesù non predicava l'amore?
Vergogna e pura vergogna per tutta la Curia genovese, se non vengono presi provvedimenti drastici. Il cardinale Bagnasco nuovamente sta dimostrando un atteggiamento sbagliato e che mi fa vergognare di essere figlio della Curia genovese. Silenzio davanti a don Gallo, l'uso di marjuana e l'aiuto ad abortire le ragazze, silenzio davanti a Don Prospero che mette la moschea nel presepe, silenzio, silenzio e solo silenzio.
Ho scritto un telegramma al cardinale invitandolo ad allontanare immediatamente Don Paolo Farinella o a «dimettersi» lui stesso. Il Cardinale Giuseppe Siri si starà rivoltando nella tomba, nel vedere queste cose e questi silenzi da parte del suo successore.. Silenzi non nuovi.
Stessa cosa ho fatto verso il card. Dionigi Tettamanzi, perché a Lecco c'è un altro prete che vergognosamente usa gli stessi toni, Don Giorgio De Capitani. Due elementi che parlano d'odio e che la Chiesa deve immediatamente allontanare.
Il Santo Padre Benedetto XVI deve anch'egli rendersi conto di quali Vescovi e sacerdoti la nostra Chiesa non ha bisogno; queste sono avvisaglie profetiche perché quando S.S. Paolo VI parlava di «nubi nere che si avvicinano nella Chiesa, quasi sembrava vedesse queste figure.
Insomma, Bagnasco allontani immediatamente Don Farinella dalla guida di quella parrocchia e prenda in esame il procedimento di sospensione, solo così allontanerà anche da sé i dubbi nati in molti sul suo operato. Altrimenti ogni cristiano sarà libero di vedere in queste azioni, il reale manifestarsi dell'Anticristo.
*presidente Giovine Italia
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