I segreti del Muro nei film «dimenticati»

Grandi pellicole, blockbuster e documentari, incontri, festival e musica. Con la grande festa di domani, che riserverà un omaggio a Demetrio Stratos, voce simbolo degli anni '70, si apre la stagione del Nuovo Cinema Aquila, forte del successo dell'anno precedente che ha contato 44.714 spettatori per i film in ordinaria programmazione e 68.237 persone presenti alle manifestazioni straordinarie. Operativo dal maggio del 2008, il Nuovo Cinema Aquila «è uno spazio di libertà, la cui esperienza coincide con quella di questo assessorato», ha detto l’assessore alla Cultura Umberto Croppi. Dal legame col Campidoglio nasce il progetto che, dal 7 novembre e fino a dicembre, seguirà le celebrazioni per il ventennale della caduta del muro di Berlino, con appuntamenti dedicati alla cinematografia polacca, cecoslovacca e tedesca e le proiezioni dei cosiddetti «film della cassaforte», realizzati tra il 1969 e il 1970, ma usciti solo dopo la caduta del muro. Tra gli altri appuntamenti in programma (la lista è lunga ma si può consultare il sito della sala), la rassegna «Fisheye» (15-20 ottobre) dedicata alla sperimentazione audiovisiva e che rientra nel Festival Internazionale del Film di Roma, e «Viedram», rassegna di video design (23-24 ottobre). E poi un grande evento dedicato a Grotowski, workshop con grandi personalità del cinema internazionale, il Festival Roma Poesia e il ritorno di «Cinemamme», spazio e tempo dedicati (a prezzi ridotti) alle mamme che allattano e che potranno andare a vedere film in prima visione con i propri bebé. Costruito prima del 1944, il Nuovo Cinema Aquila promette di regalare nuove emozioni grazie all'introduzione, a partire da dicembre, della tecnologia 3D.

La sua storia è ormai nota: confiscato alla criminalità organizzata, oggi il cinema del Pigneto è patrimonio del Comune di Roma in base alla legge 109/’96. Ma soprattutto è la dimostrazione di come la cultura possa strappare letteralmente terreno al degrado.

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