Telecom non farà azioni di responsabilità nei confronti degli ex vertici della società in relazione alle varie vicende (dossieraggio illegale, sim false, caso Sparkle) che hanno coinvolto il gruppo negli anni passati. Ieri il cda di Telecom Italia ha comunicato «sulla base delle conoscenze a oggi disponibili e del parere dei consulenti legali Franco Bonelli e Bruno Cova», di aver respinto lintroduzione, allordine del giorno della prossima assemblea, dell«eventuale esercizio di azioni di responsabilità nei confronti degli ex vertici».
È quanto è sottolineato, in una nota, dalla stessa società di tlc nel giorno in cui Deloitte ha illustrato al consiglio le risultanze essenziali della review interna, avviata a fronte delle vicende giudiziarie che hanno interessato il gruppo negli ultimi anni. Tra i dodici consiglieri solo Luigi Zingales ha espresso la sua contrarietà rispetto allorientamento del cda, facendola figurare anche nel comunicato ufficiale della società. Secondo quanto risulta a il Giornale, infatti, per gli avvocati di Telecom ci sarebbero alcuni elementi sufficienti per portare avanti unazione di responsabilità. Per il consiglio, però, il rapporto tra costi e benefici, nel caso di una eventuale causa, sarebbe a vantaggio dei primi e dunque risulterebbe onerosa per il gruppo.
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