Taxi, stop alla trattativa sulle licenze, riparte la protesta. Ieri sera i rappresentanti di Ugl, Cisa, Ait e Uri hanno abbandonato il tavolo di confronto del ministero delle Attività produttive: «Le garanzie che avevamo chiesto sono state prima accettate e poi considerate intrattabili. Non siamo più disposti ad accettare provocazioni», taglia corto Loreno Bittarelli, presidente del 3570 e dellUri. Immediatamente su via Veneto si forma una lunga fila di taxi che, saputo della fumata nera, accostano in doppia fila rallentando la circolazione. Subito dopo è Carlo Bologna, rappresentante sindacale dellAit, che invita i colleghi a tornare al luogo simbolo delle proteste dei giorni scorsi: «Muovete le macchine, spostiamoci tutti in assemblea permanente a piazza Venezia». Lappello viene raccolto, in breve una settantina di taxi convergono sullo snodo del centro della capitale e parcheggiano in terza e quarta fila sul lato opposto a quello di palazzo Venezia, dove cè il palazzo delle Assicurazioni Generali.
In serata, però, la manifestazione non creava problemi al traffico: auto e bus potevano infatti percorrere normalmente la piazza, attraverso due corridoi stradali, e polizia e vigili urbani sul posto controllavano la situazione. Ma il timore di nuovi blocchi torna concreto.I tassisti ritornano in piazza Venezia: riparte la protesta
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