I timori sull'economia Usa affondano le Borse d'Asia In forte affanno pure l'Ue

I timori sull’economia americana e il rafforzamento dello yen mandano al tappeto la borsa di Tokyo e spaventano i listini asiatici. Sulla scia negativa anche l'Ue: gli investitori continuano ad alleggerire i portafogli

I timori sull'economia Usa 
affondano le Borse d'Asia 
In forte affanno pure l'Ue

Milano - I timori sull’economia americana e il rafforzamento dello yen mandano al tappeto la borsa di Tokyo e spaventano i listini asiatici. Il Nikkey ha chiuso con un tonfo del 3,5%. Preoccupazione che ha, infatti, contagiato il Vecchio Continente che ha aperto le contrattazioni in forte affanno. Gli investitori continuano ad alleggerire il proprio portafoglio dalla componente azionaria, in un contesto di avversione al rischio determinata dall’incertezza sullo stato di salute dell’economia mondiale.

Anche l'Europa in affanno Tutti i listini europei, delusi ieri dai dati Usa sui redditi personali e preoccupati dal rafforzamento dello yen, cedono oltre un punto percentuale, con in testa Madrid e Milano (-1,3%). I comparti peggiori sono quelli delle auto (-2,1% l’indice Dj Stoxx di settore) e delle banche (-1,7%). Male anche le materie prime (-1,5%) e l’energia (-1,3%), penalizzate dal calo dei prezzi delle commodities. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione scivolano Barclays (-2,9%), Daimler (-2,4%), Unicredit (-2,1%) e Arcelor Mittal (-1,9%).

L'Asia va a picco Lo yen è salito a 84,15 sul dollaro, da 84,62, e a 106,4 sull’euro, da 107,14. Pesano i dubbi del mercato sulla capacità delle misure annunciate da governo e Banca centrale di Tokyo di arrestare la corsa della moneta nipponica e di sostenere la ripresa. Il nervosismo sui mercati è iniziato ieri quando la crescita dei redditi personali Usa non è stata in grado di tenere il passo con la crescita della spesa dei consumatori, spingendo gli indici di Wall Street a chiudere in calo dell’1,5%.

I timori degli economisti Intanto gli economisti si aspettano per venerdì, giorno in cui verranno resi noti i dati sulla disoccupazione Usa, una sua crescita dal 9,5% al 9,6%. Sul fronte societario hanno deluso gli utili di Hon Hai Precision, società che produce gli iphone e ipad della Apple, provocando uno scivolone del titolo (-6,6%).

Profitti scesi a causa dell’aumento dei salari deciso per fermare l’ondata di suicidi tra i lavoratori del gruppo in Cina. Male i tecnologici e le materie prime, frenate dal calo dei prezzi delle commodities. Bhp Billiton ha perso il 2,2% e PetroChina l’1,4%

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