Cronaca locale

I «topi» d’agosto sono già scatenati: banda in manette

Gira e rigira il miglior sistema d’allarme sembra rimanere il... vicino, che se sente rumori sospetti dall’appartamento «chiuso per ferie» dell’amico chiama immediatamente le forze dell’ordine. Come hanno fatto due diligenti signori che hanno chiamato rispettivamente la polizia e i carabinieri, permettendo così la cattura di ben sette ladruncoli. Per la cronaca tutti provenienti da Paesi che facevano parte dell’ex Unione Sovietica.
Il furto in appartamento infatti, dopo il calo registrato tra il 1999 e il 2004, sembra tornato «di moda» negli ultimi cinque anni. Basti pensare come i colpi nel Milanese siano passati da quell’anno da 7.492 ai 14.283 del 2008, con un punta oltre i 15 del 2007, mentre in città sono saliti da 2.610 del 2004 agli oltre 5mila dell’anno scorso. Un’attività in cui sembra si siano ormai specializzati solo piccole ma efficienti bande straniere: sudamericani, in particolare i peruviani, e immigrati dall’Est europa. Come appunto i sette mariuoli arrestati l’altra notte dalle forze dell’ordine.
Arresti resi possibili dall’attenzione dei milanesi, pronti a segnalare ogni minima anomalia al 112 e 113. Quella di affidarsi ai vicini è un’accortezza messa in pratica dal 43 per cento dei milanesi, mentre il 40 ricorre alla porta blindata, il 16 all’allarme, il 13,5 alla cassaforte e il 4 alla vigilanza privata. Così l’altra sera alle 23 in via Canova, zona Sempione, un signore è stato messo in allarme da un trapano entrato in funzione in un appartamento che lui sapeva deserto, perché il proprietario era in vacanza. Una telefonata al 113 e un paio di equipaggi, arrivati tempestivamente, hanno sorpreso due lituani, di 27 e 28 anni. I topi d’appartamento avevano forzato la porta d’ingresso e attaccato la cassaforte con cacciaviti e piedi di porco. La coppia aveva anche un terzo complice che è però riuscito a eclissarsi portando via alcuni gioielli.
Qualche ora il copione si ripete. Sono circa le 4 in via Capecelatro, zona San Siro, quando un uomo viene svegliato dai rumori provenienti dal vicino appartamento. Che, anche in questo caso, avrebbe dovuto essere «chiuso per ferie».

Nel dubbio il cittadino ha chiamato il 112 e poco dopo le gazzelle dei carabinieri hanno circondato l’edificio e catturato quattro georgiani e un russo, tra i 36 e i 29 anni.

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