Li chiamano treni garantiti. Alcuni li «garantiscono» persino sullorario ufficiale con una piccola «G» stampata sotto il numero del convoglio. Altri li «assicurano» rispondendo ai viaggiatori tramite servizio clienti. Quei treni dovrebbero viaggiare anche in caso di sciopero, ma proprio nel corso dello sciopero di mercoledì sono state soppresse anche queste poche certezze, scatenando le ire di pendolari e viaggiatori occasionali che si erano fidati delle promesse di Trenitalia.
Due casi su tutti hanno avuto dellincredibile. Il primo è quello dellEurostar 9305, partenza allalba (5.13) da Savona per Roma. Annunciato, confermato da due asterischi che stanno a significare che il treno viaggia nonostante lo sciopero per «concessione dellazienda», cioè per un ulteriore sforzo di Tranitalia che trova il personale nonostante non si tratti di un convoglio «protetto» dagli accordi sindacali, il treno è così sicuro che in stazione vendono biglietti e prenotazioni. Ma il treno non parte e i viaggiatori da Genova sono costretti a prendere lIntercity che parte circa tre quarti dora dopo.
Poco più tardi, verso le 10.45, a Sestri Levante è in arrivo linterregionale da Parma, lunico che viaggia verso ponente in quella fascia oraria. È «garantito» persino sullorario ufficiale, e in effetti arriva puntualissimo, alle 10.44. Roba da non crederci. I passeggeri salgono in carrozza, ma il treno non parte. Dopo una decina di minuti passa un ferroviere che annuncia che il treno è soppresso, lì, a metà strada, improvvisamente. Anche in questo caso cè un regionale che parte poco più tardi e che carica tutti i viaggiatori infuriati.
Ma i disagi non si esauriscono con lo sciopero. Dalle ore 14 di domani e fino alle 5 di lunedì sarà infatti interrotta per lavori la circolazione tra la fermata di via Di Francia e la stazione sotterranea di Principe.