I verdi «sparano» 1500 modifiche contro la caccia

Millecinquecento emendamenti. Tutti quelli che oggi i Verdi presenteranno in aula per stoppare il progetto di legge Beccalossi che permette di cacciare peppole e fringuelli in deroga alle direttive europee. «È inaccettabile - spiegano i consiglieri Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro - che la terza assemblea nazionale dopo Camera e Senato, invece di riunirsi per risolvere i problemi urgenti dei lombardi e per adottare misure contro il terrorismo, si riunisca solo per la caccia». Senza contare che «secondo il provvedimento, la quantità di animali cacciabili potrà tranquillamente superare il milione di esemplari».
Una decisione criticata dal capogruppo di An Roberto Alboni, che si è ironicamente congratulato col capogruppo Monguzzi «per la sensibilità ambientale», dato che tutti gli emendamenti dovranno essere consegnati a ciascuno degli 80 consiglieri e a tutti gli uffici competenti, con uno spreco di carta e inchiostro, alberi tagliati e inquinamento. Insomma, «un bel disastro ambientale - sottolinea Alboni - per un polemico e sterile ostruzionismo contro una legge quadro che finalmente regolamenta la caccia in Lombardia e che una parte della sinistra ha già approvato in commissione».
«Si riuscirà ad andare a caccia lo stesso, le deroghe passeranno ugualmente, nonostante le invenzioni di una parte politica - assicura l'assessore regionale al Tempo libero, Pier Gianni Prosperini - la legge va fatta, i Verdi fanno il loro lavoro e tutte le volte che ci sono le deroghe presentano valanghe di emendamenti. Ma pure noi della maggioranza facciamo il nostro di lavoro».
Si rivolge invece all’intero parlamentino lombardo l'ordine del giorno che verrà presentato da Silvia Ferretto contro il bracconaggio che «oltre che essere crudele - spiega - è anche dannoso per la natura. Lo scorso anno, in Lombardia, il corpo forestale dello Stato ha accertato 1.

086 casi di bracconaggio, sequestrando 250 animali vivi e 450 abbattuti illegalmente».

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