da Roma
Sabato erano scesi in campo lOsservatore Romano e il settimanale della diocesi di Milano Incrocinews. Ieri è stato il segretario della Cei Giuseppe Betori ad esprimere tutta la sua amarezza per linchiesta del settimanale lEspresso, che pubblica le trascrizioni di ciò che hanno detto alcuni sacerdoti in confessionale a un giornalista fintosi penitente. Betori ha parlato del caso nel corso della trasmissione A Sua Immagine su RaiUno: «Siamo esterrefatti ha detto il vescovo di fronte a un comportamento deontologicamente inammissibile per un giornalista e che offende profondamente il cuore dei cattolici italiani perché va a infiltrarsi dentro a un sacramento». «Quando si dice di rispetto delle religioni e poi ci si comporta così ha continuato Betori si capisce a volte come i vescovi abbiano ragione nel reagire non solo alle false accuse di ingerenza ma anche alla situazione di emarginazione del cattolicesimo in Italia». Il segretario della Cei ha poi osservato che «nessuno del mondo della cultura ha usato la propria voce per condannare un comportamento del genere».
Linchiesta dell«Espresso» cerca di mostrare come nella concretezza della confessione vi sia generalmente più tolleranza rispetto ad alcune questioni sulle quali la Chiesa interviene pubblicamente.
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