Aprire una casa di accoglienza per ragazzi gay e lesbiche maggiorenni rifiutati e non accettati dalle loro famiglie. È la proposta lanciata dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. «La nostra idea - ha spiegato Zingaretti - è quella di costruire un luogo che renda per i maggiorenni più libera la scelta di vivere senza i rischi di essere offesi e un luogo che sia di prima accoglienza per tanti cacciati di casa che meritano attenzione». Lannuncio è stato accolto con soddisfazione dalla comunità Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transgender). «Una casa di prima accoglienza per lesbiche, gay e trans cacciati di casa dalle famiglie è un progetto significativo che proponiamo da molti anni. Le dichiarazioni del presidente Zingaretti sono, quindi, molto importanti perché si tratta di un servizio sociale presente in altri Paesi europei che in Italia sarebbe molto utile», hanno commentato in una nota congiunta il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo e la presidente di Arcilesbica Roma, Eugenia Milozzi.
«Anche la nuova campagna di comunicazione del numero verde Gay Help Line - hanno concluso Marrazzo e Milozzi - iniziata proprio da qualche giorno, ha come tema il rapporto, spesso complesso e difficile, tra genitori e figli omosessuali o transessuali».
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