«Identità violate» allo Spazio No’hma

Va in scena domani sera allo Spazio Teatro No'hma di via Orcagna 2 «Identità violate», da due atti unici «Il bicchiere della staffa» di Harold Pinter e «Catastrofe» di Samuel Beckett, con la regia di Roberto Trifirò e con Roberto Trifirò, Mauro Malinverno, Raffaella Boscolo, Arianna Savastio e Francesca Debri.
Nel primo atto, «Il bicchiere della staffa», viene proposto in versione cinematografica, 47 minuti circa girati apposta per l'evento. Il pubblico, posizionato centralmente, dovrà girarsi per assistere al secondo atto unico.
«Il bicchiere della staffa» è stato scritto nel 1984, e fa parte con Il linguaggio della montagna e con Party Time di un'ideale trilogia sulla violenza e sulla sopraffazione. In questo testo breve, assistiamo ai ripetuti interrogatori di una famiglia oppressa: un padre, una madre e il loro figlioletto sono, a turno, tormentati da Nicolas, uomo di potere che li tiranneggia senza aver delle accuse reali. Un dramma sull'oppressione immotivata e sulla tortura psicologica, sadica e gratuita, in cui dietro la figura di Nicolas si percepisce l'esistenza di un sistema dispotico e repressivo.
«Catastrofe» è stato scritto nel 1982 e dedicato al drammaturgo praghese Vaclav Havel (futuro primo presidente della Repubblica Ceca) incarcerato dal governo cecoslovacco a causa del suo impegno politico. «Catastrofe» è la messa in scena dell'umiliazione di un individuo.

Il protagonista, indicato dalla lettera P, è un uomo totalmente sottomesso al volere di un regista - burocrate (R) - e della sua scattante assistente (A). L'obiettivo di R è quello di suscitare emozioni attraverso l'ostentazione di quest'uomo privato della propria dignità.

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