I saldi sono sbarcati nella capitale. E la gente si è messa in fila. Al centro, già dalla mattina, code lunghe anche un centinaio di metri sintrecciavano tra loro. Veri e propri serpenti umani con la testa affacciata nelle boutiques più prestigiose. Presi dassalto i negozi di Prada e Gucci in via Condotti, grande curiosità intorno a Burberry. Simile lo scenario a largo Goldoni dove ieri per entrare da Fendi bisognava fare i conti con dei tempi di attesa abbondanti: «Ogni 10 minuti - ha spiegato Claudia, andata a fare shopping in compagnia della bambina - fanno entrare 8 persone». Portafogli in caccia daffari anche a Cola di Rienzo. A Prati lentusiasmo delle persone si poteva misurare in base alle macchine parcheggiate in doppia fila o allo sbraito dei clacson intrappolati nel traffico. «Mi sono svegliato presto per arrivare prima che il negozio aprisse - ha raccontato Giorgio mentre era in fila di fronte a un negozio di abbigliamento da uomo - se uno vuole trovare la propria taglia deve fare così». Altrimenti, male che va, ci sono le bancarelle: qui gli sconti di fine stagione sono praticati anche dai venditori ambulanti. Preoccupato il gestore di un banco di pelletteria: «I negozi ci faranno parecchia concorrenza - ha detto Sheaben - per questo motivo ho scelto pure io di abbassare i prezzi».
Minore frenesia nei capoluoghi della ragione. Nessuno in fila a Rieti: «Questa mattina - ha precisato un negoziante in via Roma - abbiamo assistito ai cosiddetti giri di ispezione». Partenza a rilento a Latina. A parte nei principali negozi di abbigliamento e calzature di marca, poca gente in giro e speranze riposte nel futuro: «Lavvio non è stato dei migliori - ha commentato il presidente locale di Confcommercio Italo Di Cocco - ma ci auguriamo che il trend cambi nei prossimi giorni». Un poco meglio la situazione nel Viterbese, dove lafflusso di clienti è andato incrementandosi mano a mano che passavano le ore.
Soddisfatto in ogni modo lassessore regionale alla Piccola e media impresa Francesco De Angelis: «Vedo tante facce per strada, mi pare che la partenza sia stata buona». Ottimista anche il presidente della Confcommercio di Roma Cesare Pambianchi: «La prima impressione è positiva. Ne ho parlato con lassessore capitolino al Commercio, Gaetano Rizzo, che si è detto daccordo con me». Nel frattempo Telefono Blu Consumatori ha stilato un primo bilancio: «A Roma e nel Lazio verranno spesi 400 milioni». Il 58 per cento andrà ai negozi della capitale, il 19 per cento a Latina, l11 per cento a Frosinone, l8 per cento a Rieti e il 6 per cento a Viterbo. «Lintenzione media di spesa a Roma si aggirerà intorno ai 315 euro per famiglia - ha riferito in una nota il presidente dellassociazione Pierre Orsoni - nel Lazio invece ammonterà allincirca a 255 euro». Spiccioli in confronto a quanto sborseranno i single. Secondo un indagine realizzata da Eliana Monti, titolare del più grande network per scapoli, chi vive solo tirerà fuori dalle tasche fino a 800 euro.
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