Sì a filippini, boliviani ed eritrei, no a islamici e rom. Sono le «quote etniche» il senso del progetto immigrazione che An si prepara a portare avanti in Lombardia e che Massimo Corsaro, segretario regionale in pectore di An, ritiene uno dei punti chiave del suo programma politico. «Porre limiti alle possibilità di ingresso in Italia a chi mostra di non volersi integrare non è sinonimo di razzismo» osserva il capodelegazione degli assessori di An al Pirellone che oggi sarà eletto segretario lombardo dallassemblea del partito. E aggiunge: «Credo che dalla Lombardia si possa studiare un disegno di legge perché si preveda la possibilità di esercitare una graduatoria di gradimento tra le diverse origini dellimmigrazione».
Ignazio La Russa, a Milano per sostenere la candidatura, annuisce, anche se dubita che unidea del genere possa diventare legge: «È un principio giusto, perché a casa tua devi poter accogliere chi rispetta le regole. È sotto gli occhi di tutti che con certe etnie lintegrazione è più facile». Più arduo tradurre «il principio culturale» in una norma giuridica e quindi in quote dingresso, soprattutto in un momento in cui è la stessa legge Bossi-Fini a rischiare importanti modifiche: lunedì la legge sullimmigrazione sarà allordine del giorno del Consiglio dei ministri. «In questa legislatura e con la sinistra al governo, sarà impossibile trasformare la proposta in una legge del Parlamento. Ma se sarà approvata a livello regionale, la porteremo al tavolo nazionale» aggiunge La Russa. An ha appena istituito un gruppo di lavoro sullimmigrazione e le «quote etniche» potrebbero essere aggiunte ai temi di discussione.
Corsaro spiega il senso del progetto: «È sotto gli occhi di tutti come alcune popolazioni abbiano mostrato unindubbia capacità di inserirsi nel nostro modello di vita, mentre altre hanno caratterizzato la loro presenza con continue rivendicazioni di diversità sociale, culturale e ambientale».
Immigrazione, An lancia lidea delle quote etniche in Lombardia
La Russa: «Se questo progetto verrà votato dalla Regione lo porteremo a Roma»
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