Impossibile contattare 18 italiani in Giappone

Tokyo - Sono stati quasi tutti rintracciati gli italiani in Giappone dopo il sisma che ha sconvolto il Paese. All'appello ne mancano 18 come ha riferto l’ambasciatore Vincenzo Petrone e ha confermato la Farnesina. A causa delle comunicazioni saltate in tutta la zona di Tokyo è impossibile contattare 6 italiani nella prefettura di Miyagi, 6 in quella di Ywate, 5 in quella di Aomori e 1 in quella di  Fukushima. Non sembra, però, che ci fossero italiani tra le persone colpite dallo tsunami che ha raggiunto la città di Sendai, secondo quanto riferito dalle autorità giapponesi. E' possibile contattare l'ambasciata italiana a Tokyo al numero +8133453 0587 o all'indirizzo consular.tokyo@esteri.it e il Ministero degli Esteri al numero 0636225 o all'indirizzo unita.crisi@esteri.it per le emergenze.

Tremila gli italiani nel paese Sono stati invece rintracciati i 311 musicisti del Maggio musicale fiorentino in tournee nel Paese. Petrone ha inoltre spiegato che sono 1.970 gli italiani iscritti e residenti in Giappone, ma "è possibile, anche includendo le persone in vacanza, che siano in tutto circa 3.000". L’Unità di Crisi della Farnesina sin dalle prime ore di stamattina è in continuo e stretto contatto con l’Ambasciata d’Italia a Tokyo che, a sua volta, ha istituito una cellula di crisi per contattare gli italiani presenti nelle zone maggiormente colpite dal sisma ed assicurarsi sul loro stato di salute e prestare, laddove necessario, assistenza. Il Ministro Frattini, in continuo contatto sia con l’Unità di Crisi che con l’Ambasciatore a Tokyo Vincenzo Petrone, segue personalmente lo sviluppo degli avvenimenti.

L'unità di crisi di Google Anche il più grande motore di ricerca dà una mano per trovare i dispersi nello tsunami, con una pagina dedicata al disatro in cui è

possibile inserire il nome della persona da cercare, ottenendo come risultato gli eventuali messaggi lasciati da altre persone. Il servizio era già stato impiegato lo scorso anno durante i terremoti in Cile e ad Haiti.