(...) «A Milano esiste un problema di forte pressione fiscale locale». A Milano? Insomma quando le tasse le fanno pagare Prodi e Visco sono comunque giuste e bisogna mettere mano al portafogli senza obiettare, se invece le esige la Moratti «sono troppo alte in rapporto ai servizi offerti ai cittadini». Il vero problema fiscale di Milano, semmai, è di segno opposto e riguarda proprio il rapporto con lo stato al quale la città versa 6 miliardi di euro all'anno per riceverne 835 milioni, il 13%. Perché, allora, gli zelanti colleghi dei giornaloni «indipendenti» non compilano una classifica basata proprio su rapporto fra quanto ogni città dà e riceve dallo stato? Ma non serve: diamo per certo che Milano sarebbe in testa. A oltrepassare ogni limite di decenza a questo proposito è il sindaco di Roma. Veltroni si è scagliato con parole di fuoco contro l'idea di protesta fiscale lanciata da Bossi di pagare le tasse alle regioni e non allo stato: «Sarebbe la fine dell'Italia» Bum! Ma il buon Walter sa benissimo che, anche grazie ad alcune leggi speciali che consentono straordinari privilegi a «Roma capitale», la sua città sarebbe in coda a quella classifica dato/avuto proprio a causa del molto molto avuto.
E fa finta, Veltroni, di ignorare anche che il progetto governativo di federalismo fiscale consente a «Roma capitale» di trattenere direttamente buona parte dell'Irpef. Un privilegio che evidentemente il futuro leader del partito democratico non vuole riconoscere ad altri.Imposte giuste solo se vengono da sinistra
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