Impregilo, Equinox tratta l’uscita da Fisia Italimpianti

Si punta a un accordo entro fine anno. Rinvio per la cessione della cilena Costanera Norte

Luca Pace

da Milano

Impregilo rinvia la cessione di Costanera Norte, la concessionaria delle autostrade cilene, alla cordata Autostrade e Sias e incassa la risoluzione dei contratti di Fibe e Fibe Campania per lo smaltimento dei rifiuti in Campania. Dopo un lungo cda, che si è concluso solo in serata, le richieste di Autostrade e Sias per uno sconto sul prezzo offerto dovranno aspettare. La cordata italiana aveva sbaragliato le concorrenti con un'offerta di 308,9 milioni di dollari (264 milioni di euro) per il 100% di Costanera Norte, controllata al 77% da Impregilo. Ma dopo la vincita dell'appalto e le operazioni di due diligence (valutazione del gruppo) Autostrade e Sias chiedevano uno sconto vicino al 10-15%, forti della presenza nel cda di Impregilo di alcuni loro uomini, Vito Gamberale ad di Autostrade e Beniamino Gavio. Gli stessi che tramite Igli, 15% di Impregilo con la facoltà di salire al 27% rilevando le quote di Gemina dal prossimo anno, avevano salvato il gruppo.
La cessione di Costanera comporterebbe una plusvalenza di circa 150 milioni a livello di pretasse e porterebbe il gruppo a chiudere l'anno con un utile netto di 328 milioni di euro, in linea con quanto registrato a fine settembre. E, secondo fonti vicine alla società la finalizzazione dell'operazione arriverà entro fine anno. «Ottime notizie anche quelle che per la soluzione di Fibe e Fibe Campania. Le due società rappresentavano un vera emorragia per il gruppo. Solo i primi nove mesi dell'anno tra svalutazioni e perdite hanno pesato per 100 milioni nei conti di Impregilo», conclude un analista.
Frattanto, sono in corso le trattative fra Impregilo e il fondo Equinox per il disinvestimento da parte di quest’ultimo della partecipazione in Fisia Italimpianti, la controllata del general contractor che si occupa di grandi opere, in particolare degli impianti di dissalazione in Medio Oriente. La società di investimenti di diritto lussemburghese possiede il 49% di Fisia Italimpianti e vanta un'opzione di vendita nei confronti di Impregilo che ha il rimanente 51% e a sua volta ha la facoltà di esercitare un'opzione «call» sulla quota del partner. Le parti, secondo quanto risulta, puntano a risolvere entro fine anno la relazione di partnership nella controllata, sulla base degli accordi contrattuali stabiliti nel dicembre 2002.
Impregilo solo qualche mese fa aveva un rapporto debito netto e mezzi propri del 5,5.

Per la Borsa il gruppo sembrava fallito tanto che le quotazioni erano scivolate vicino a 1,5 euro per azione. Ora il rapporto debito/capitali propri è sceso a 1,1 con svalutazioni nella semestrale per oltre 300 milioni. Ieri in Borsa Impregilo ha chiuso con un balzo del 4,8% a 3,25.

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