Imprenditore arrestato per corruzione: dopo 8 anni assolto da tutto

Per i giudici d'Appello il fatto non sussiste. Nel 2017 era finito in manette anche il sindaco di Seregno

Imprenditore arrestato per corruzione: dopo 8 anni assolto da tutto
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Ultimo atto dell'inchiesta che otto anni fa aveva decapitatola giunta di Seregno. Ieri la corte d'Appello di Milano ha assolto per l'ultima accusa rimasta in piedi l'imprenditore Antonino Lugarà. Nel settembre 2017 per questa vicenda anche l'allora sindaco di Forza Italia, Edoardo Mazza (è stato assolto), era stato arrestato. La sentenza di ieri è arrivata nel processo di secondo grado su ricorso delle difese. La Procura di Monza infatti non aveva neppure impugnato quelle assoluzioni.

Si è chiusa così, scrivono in una nota gli avvocati dell'imprenditore, Luca Ricci e Gabriele Minniti, "la vicenda iniziata nel 2017 dell'indagine della Procura della Repubblica di Monza" su una presunta "corruzione a Seregno e sui rapporti tra la 'ndrangheta e la politica, che aveva portato al commissariamento del Comune brianzolo e che vedeva imputato l'imprenditore Antonino Lugarà", ora assolto da tutte le accuse.

I difensori esprimono "piena soddisfazione". L'imprenditore, "già prosciolto dal Tribunale di Monza per tutti i reati contro la Pubblica amministrazione", era stato condannato in primo grado a quattro anni e sei mesi per usura, una vicenda "incidentale". Ieri la Quarta sezione penale della Corte d'appello di Milano (giudici Tutinelli-Marchiondelli-Rizzardi) ha assolto Lugarà anche da quest'ultima accusa, "perché il fatto non sussiste".

L'indagine, spiega la difesa, "che nel settembre 2017 aveva suscitato grande clamore mediatico per l'arresto del sindaco e del Lugarà, quest'ultimo subito scarcerato per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza dal Tribunale del Riesame di Milano, si era sviluppata con il rinvio a giudizio" dell'imprenditore "per sette capi d'imputazione, fra cui la corruzione, l'usura e financo la ricettazione di un'anfora romana trovata nella sua abitazione". Dopo il proscioglimento nel dicembre 2023 da parte del Tribunale di Monza, con la condanna solo per usura, ieri il 72enne è uscito "anche da questa grave contestazione".

Gli avvocati Ricci e Minniti, ricordando i "lunghi anni di contraddittorio processuale e le difficoltà incontrate nel corso del giudizio, si sono dichiarati compiaciuti per l'esito del processo e per il notevole traguardo raggiunto, che vede il loro assistito completamente riabilitato nella sua figura professionale e personale".

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