Chi dice Lombardia dice innovazione. Con una capacità inventiva e di crescita nei settori tecnologici, manifatturiero e dei servizi che la colloca ai primi posti tra i Paesi europei: seconda, dopo l'Ile de France, per numero di imprese attive nei settori ricerca e sviluppo e informatico, e dodicesima, con due posizioni guadagnate rispetto al 2005, per quanto riguarda i brevetti europei, anche ad alta tecnologia, e il numero di occupati nei settori tecnologici e con alto tasso di conoscenza in campo manifatturiero e dei servizi. È quanto emerge da una rilevazione della Camera di commercio di Milano su dati Eurostat tratti dal rapporto Regions: Statistical yearbook 2006. L'indagine, che prende in esame 204 regioni Ue, è stata presentata ieri alla Camera di commercio nell'ambito della giornata nazionale di lancio dei bandi europei Pmi del Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. In tutto, destinati all'innovazione delle Pmi europee, saranno messi a disposizione da Bruxelles 50 milioni di euro.
Cinque gli indicatori utilizzati per la stesura della classifica: numero di imprese innovative nel settore ricerca e sviluppo e informatica; brevetti depositati all'Ufficio europeo brevetti; brevetti europei ad alta tecnologia; occupazione nei settori tecnologici e ad alto tasso di conoscenza del comparto manifatturiero; occupazione nei settori tecnologici e ad alto tasso di conoscenza del comparto manifatturiero e servizi. Una classifica che, tenendo conto di tutti gli indicatori considerati, è ampiamente guidata dalla Germania con i distretti dell'Oberbayern, Stoccarda, Karlsruhe, Darmstadt e Köln, e che, oltre al 12° posto della Lombardia, annovera come unica italiana tra le prime venti posizioni, il Piemonte, classificatosi undicesimo.
Il dato più confortante per la Lombardia, che la fa balzare al 2° posto, è quello del numero di imprese innovative nei settori Ricerca&sviluppo e informatica: quasi 25.000 aziende, solo 453 in meno rispetto alla prima classificata, l'Ile de France con 25.453 imprese.
Per quel che riguarda l'occupazione nei settori tecnologici e ad alto tasso di conoscenza nel comparto manifatturiero, la ricerca evidenzia come in Lombardia un occupato su dieci lavori proprio in questi ambiti, per la precisione l'11,14% del totale degli occupati in regione, contro una media europea de 6,14%. Un dato che ci pone al 14° posto, con sette posizioni guadagnate rispetto al 2005. Un avanzamento consistente rispetto al 2005 si registra anche per gli occupati nei settori tecnologici e ad alto tasso di conoscenza del comparto manifatturiero e di quello dei servizi: cinque le posizioni guadagnate, dal 21° al 17° posto, con il 14,4% degli occupati impiegati in questi campi, contro una media europea del 9,3%.
Il fronte brevetti europei presenta invece dati meno omogenei per la Lombardia. In termini complessivi, la nostra regione nel 2006 ha depositato al competente ufficio europeo quasi 94 brevetti ogni milione di abitanti, a fronte di una media Ue di circa 70 brevetti, e balzando così dal 57°o al 51° posto in Europa. Discorso diverso, invece, per i brevetti ad alta tecnologia, dove la Lombardia perde otto posizioni e si posiziona sessantacinquesima, con soli 9,4 brevetti ogni milione di abitanti (11 è invece la media europea).
Visti i dati, non coglie sorpresi l'annuncio dato a commento della ricerca dal presidente della Camera di commercio, Carlo Sangalli: «Milano e la Lombardia si pongono all'avanguardia a livello nazionale a partire dall'innovazione. La Camera di commercio, insieme alle altre istituzioni e al mondo associazionistico, è impegnata per fare sistema: a Milano sarà la sede dell'Agenzia nazionale dell'innovazione».
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