Imprese sempre più a «secco» Ecco dove ottenere un prestito

In molti casi ottenere un prestito per le piccole e medie imprese europee continua a essere arduo. A confermarlo è il primo rapporto della Bce sull’accesso al credito delle pmi, effettuato su una platea di oltre seimila aziende. Secondo lo studio il 33% delle imprese ritengono che nel primo semestre l’accesso al credito si è deteriorato e che da qui a fine anno la situazione resterà «invariata». Bruxelles aggiunge che «la percentuale di imprese che si aspettano un deterioramento dell’accesso ai finanziamenti è maggiore di quella che si attende un miglioramento».
Un problema particolarmente cruciale in Italia, dove le pmi, insieme alle realtà artigiane, costituiscono la struttura portante del sistema economico. Realtà a volte forti nella propria nicchia di mercato ma spesso costrette a fronteggiare la concorrenza a basso costo proveniente dall’Estremo oriente e a fare i conti con debiti crescenti. Tanto che secondo l’Osservatorio Ispo-Confartigianato, il 26% degli imprenditori che hanno linee di credito attive ha subito una «stretta» da parte delle banche (erano il 24% ad aprile). Gli imprenditori segnalano soprattutto la richiesta di maggiori garanzie (il 64% degli intervistati), la richiesta di rientro sul fido utilizzato (28% delle risposte), l’incremento dello spread sui tassi di interesse (20%) e la richiesta di rientro sul credito in conto corrente non utilizzato (12%).
In questi mesi, però, il governo ha lavorato molto per consentire alle imprese di affrontare la crisi e il 14% degli intervistati dichiara di utilizzare il provvedimento che consente di pagare l’Iva per cassa. La «Tremonti ter», poi, viene promossa dal 70% degli artigiani. Positivo anche l’impatto degli altri provvedimenti anti-crisi: artigiani e piccoli imprenditori cominciano a percepire l’efficacia delle misure in favore sia dell’accesso al credito (recentemente la Cdp ha ridotto i tassi di interesse per i finanziamenti al sistema bancario destinati alle pmi, diminuendo i differenziali sull’Euribor a sei mesi di 15 punti base), sia del sostegno all’occupazione, sia dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione. I piccoli imprenditori dimostrano di credere nelle proprie aziende anche in questo periodo non facile e sono disposti a investire. Gli strumenti per agevolarli ci sono, ma bisogna conoscerli per poterli utilizzare al meglio.

Da qui l’idea del Giornale di costruire, in collaborazione con Confartigianato, questa guida pratica per aiutare le piccole e medie imprese a orientarsi nella jungla del credito. Con tutti i segreti per scegliere la soluzione più adatta tra i bandi, i confidi e l’offerta del mondo creditizio.

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