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Gli imputati del processo di Madrid

Gli imputati del processo di Madrid

Madrid - Gli attentati dell’11 marzo 2004 a madrid fecero 191 morti e fecero 1.841 feriti. Il presunto ideologo degli attentati, Rabei Osman El Sayed, detto "Mohammed l'egiziano", si trova in carcere in Italia e ha ascoltato la sentenza in videoconferenza. Sono 29 gli imputati del processo, ecco chi i più importanti.
Rabei Osman El Sayed Ahmed (1971, Egitto), detto Mohammed l’Egiziano, arrestato a Milano nel giugno del 2004, lui stesso si è detto ideologo e organizzatore degli attentati in una conversazione intercettata dalla polizia italiana. Aveva lasciato la Spagna pochi giorni prima dell’11 marzo. Ha vissuto un anno con "il Tunisino", presunto cervello degli attacchi e uno dei sette terroristi che si fecero saltare in aria a Leganes pochi giorni dopo l’11 marzo. La procura ha chiesto 38.656 anni di carcere per appartenenza a organizzazione terrorista, 191 omicidi e 1.824 tentati omicidi.
Youssef Belhadj (1976, Marocco), arrestato a Bruxelles nel febbraio 2005 e poi estradato in Spagna. Per la polizia spagnola potrebbe essere Abu Dujanah al Afgani, nel cui nome furono rivendicati gli attentati in un video trasmesso il giorno prima delle politiche del 14 marzo, tre giorni dopo le bombe. Il video lo definiva «Il portavoce di Al Qaida in Europa». È accusato di aver raccolto fondi per la Jihad e il terrorismo in tutta europa. Medesime richieste della procura.
Hassan el Haski (1963, Marocco), arrestato alle Canarie nel dicembre 2004 come presunto dirigente in Europa del Gruppo islamico combattente marocchino (GICM) collegato ad Al Qaida, considerato responsabile degli attentati di Casablanca del 2003. Medesime richieste della procura.
Jamal Zougam (1973, Marocco), detenuto il 13 marzo 2004 come presunto coordinatore e autore materiale degli attentati: due persone lo identificarono in due treni con borse o zainetti. Affittava un locale a Madrid dove si trovò un pezzo di uno dei telefoni che fecero da detonatori. Medesime richieste della procura.
Abdelmajid Bouchar (1983, Marocco), riconosciuto da testimoni sui treni, nella sua casa furono trovati documenti collegati agli attentati, arrestato a Belgrado nel 2005. Medesime richieste della procura.
Basel Ghalyoun (1980, Siria), uno degli autori materiali, riconosciuto sui treni da testimoni, aveva dato ricovero a Rifaat Anouar, uno dei suicidi di Leganes. Medesime richieste della procura.
José Emilio Su rez Trashorras (1976, Asturie, Spagna), ha ammesso di aver fornito esplosivi agli autori materiali anche se afferma che non sapeva chi fossero. Medesime richieste della Procura.

La procura ha chiesto inoltre altre pene: 12 anni di carcere per reati collegati al terrorismo per Mohamed Bouharrat (1979, Marocco), Mouhannad Almallah Dabas (1964, Siria), Fouad el Morabit Amghar (1975, Marocco), Mohamed Bouharrat (1979, Marocco), Abdelilah el Fadoual el Akil (1969, Marocco) 27 anni di carcere per Mohamed Larbi Ben Sellam (1977, Marocco) 24 anni di carcere per Otman El Gnaoui (1975, Marocco). 23 anni per Antonio Toro Castro (1977, Asturie) 21 anni di carcere per Rachid Aglif (1979, Marocco). 20 anni per Rafa Zouhier (1979, Marocco). 13 anni di carcere per Mahmoud Slimane Aoun (1960, Líbano). 11 anni per Nasreddine Bousbaa (1961, Algeria). 8 anni per Iv n Granados Peña (1982, Asturie). 8 anni per Mohamed Moussaten (1984, Marocco), Javier Gonz lez Díaz (1952, Asturie), Antonio Iv n Reis Palizo (1982, Asturie). 6 anni per Brahim Moussaten (1983, Marocco). 2 anni (già scontati in carcerazione preventiva) per Saed El Harrak (1973, Marocco)

 

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