Incendiata con la benzina la discoteca di via Cosenz Il gestore: «Non chiudiamo»

I vigili del fuoco e la polizia sostengono che il locale è inagibile, ma la proprietà dichiara che è pronta a riaprire già venerdì. Sono due versioni completamente contrastanti quelle fornite sull’incendio doloso appiccato lunedì notte alla discoteca «Le Quinte Club» di via Cosenz, alla Bovisa, a due passi dalla nuova sede del Politecnico.
Le fiamme, divampate poco prima dell’una, sono state appiccate, secondo i pompieri, con della benzina in almeno quattro punti diversi del locale. E che è stato usato del liquido incendiario sembra una certezza anche in questura perché gli agenti ieri mattina hanno dichiarato nella loro relazione di averne sentito l’odore una volta sul posto, quando ormai il rogo era domato.
«Il locale è ermetico, non si riesce ad entrare, non credo a un gesto doloso. Ma soprattutto non vedo alcuna ragione per cui qualcuno avrebbe dovuto compiere un gesto simile nella nostra discoteca: non abbiamo mai avuto problemi. Minacce? Mai ricevute: il locale è ben frequentato, nostri abituali clienti sono gli studenti del Policlinico. E nessuno si è mai lamentato dei rumori: con i miei soci abbiamo preso uno spazio molto periferico proprio per non avere problemi con i vicini. E non abbiamo nemmeno una particolare tipologia di clienti, un target: insomma, non si può nemmeno pensare che qualcuno si sia sentito escluso. Vai a capire cos’è successo davvero...».
È dispiaciuto e irritato William Kosse, 35 anni, uno dei quattro soci che gestiscono il locale dal 2008 (prima si chiamava «Kalimba» ed era una discoteca di musica latina americana) ma che hanno aperto solo all’inizio di quest’anno e ora si preparano ad attrezzare la parte estiva. «Le Quinte» sono quelle teatrali, le strisce di stoffa che percorrono uno spazio scenico delimitandolo lateralmente. E le quinte del locale di via Cosenz delimitano la pista da ballo. Nella discoteca si fa musica anni ’80, Dance e anche House. Nell’immenso spazio che contiene fino a 700 persone (ma in realtà ce ne starebbero quasi 2mila) si vedono spesso parecchi vip.
«Il fuoco, per quel che ho potuto vedere, è divampato in un unico punto - spiega Kosse - e sono andati a fuoco tre divanetti e due tendine, poi c’è un angolino dove abbiamo trovato dei bicchieri di plastica bruciati, ma nient’altro: non capisco perché si dica che il locale è inagibile...Venerdì riapriremo con la serata anni ’80, come al solito. Quando sono arrivato io non ho sentito l’odore di benzina. E poi, ripeto, mi chiedo come abbiano fatto ad entrare: è impossibile! A meno che non sia rimasta aperta una delle porte di sicurezza, questa è l’unica possibilità».
Kosse conclude raccontando di aver lasciato il locale domenica sera. E poi di essere stato avvertito dalla polizia.

«Domenica, quando me ne sono andato, ricordo che c’erano erano ancora le pulizie da fare. L’altra notte, poi, sono arrivato qui e c’era un po’ di fumo, credo sia stato quello ad allarmare alcuni residenti che hanno avvertito i pompieri. Da lì a dichiarare il locale inagibile ce ne passa».

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