A Milano aumentano gli incidenti mortali sul lavoro. Un dato ancora più preoccupante perché si associa allaumento degli infortuni per i lavoratori interinali e per le donne, che sembrano così essere categorie meno tutelate. Accanto a ciò, si registra un aumento dei contratti flessibili e una diminuzione della donne dirigenti dazienda. Sono alcuni degli elementi emersi dallo studio congiunto «Il lavoro a Milano», realizzato da Assolombarda, Cgil, Cisl e Uil.
Nel 2004 e nel 2006 si è registrato un aumento del numero di infortuni complessivi (rispettivamente dello 0,7 e dello 0,6), in controtendenza rispetto ai dati regionali e nazionali. Inoltre, è in ascesa il numero di infortuni mortali ogni milione di occupati, passato da 47,6 nel 2005 a 54,3 nel 2006. Un aumento che riguarda anche lintera Lombardia (da 58,1 a 67,5) e, in misura meno consistente, tutta Italia (da 69,7 a 71,1). Tornando agli infortuni sul lavoro nel complesso (ovvero di ogni tipo di gravità), sono in forte aumento (12 per cento in più) tra i lavoratori interinali. In leggero aumento rispetto al 2005 è anche il numero assoluto di infortuni sul lavoro occorsi a extracomunitari.
Un capitolo a parte riguarda gli infortuni in itinere, ovvero accaduti durante gli spostamenti legati allattività lavorativa, in costante crescita nella provincia milanese (6,2 su 1000), tanto da aver superato anche la media italiana (5,2). Il dato milanese è quasi doppio rispetto a quello lombardo e probabilmente limpennata è dovuta alla forte presenza di intermediatori finanziari, la categoria in cui gli incidenti in itinere sono più concentrati: quasi uno su due avviene durante gli spostamenti. La situazione migliora se si calcola il numero di infortuni ogni 1.000 occupati, che segna una diminuzione costante dal 2000 in poi.
Per quel che riguarda la differenza tra i sessi, si nota che mentre gli uomini registrano una tendenza alla diminuzione costante, il numero delle donne infortunate è in crescita continua dal 2003. Inoltre, nellarea milanese è in calo lincidenza di donne sul totale delle dirigenti dellindustria manifatturiera. Le donne si concentrano tra il personale impiegatizio.
Positivi i dati generali sulloccupazione. Il tasso di disoccupazione a Milano e in Lombardia è sceso sotto la soglia del 4 per cento, mentre la media italiana è al 6,8 per cento. In crescita è la percentuale dei lavoratori con contratto diverso da quello a tempo pieno e indeterminato: nellindustria manifatturiera dellarea milanese lincidenza dei lavoratori con contratto part time, a termine o di formazione lavoro è cresciuta dal 7,9 all8,3 per cento.
Più di 12mila lavoratori hanno partecipato ad attività formative a Milano e provincia.
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