Incidenti stradali, Italia quinta nella classifica Ue degli scontri

da Milano

La Grecia è il Paese dell'Unione europea dove è maggiore il rischio di incorrere in un incidente mortale sulle strade; è in Gran Bretagna che gli automobilisti possono sentirsi invece più sicuri.
La Germania si piazza al sesto posto, subito dopo l'Italia, nella classifica degli incidenti mortali registrati nel Vecchio Continente, stilata dall'agenzia d'assicurazioni tedesca «Allianz pro Schiene», basandosi sui dati da poco pubblicati dalla Commissione europea. Il mezzo più sicuro, all'interno dei confini europei, rimane il treno, soprattutto nel Regno Unito: «Il rischio di morte per ogni chilometro percorso viaggiando in treno in tutto il territorio Ue è 23 volte inferiore a quello dell'auto», ha spiegato l'ad dell'agenzia assicurativa, Dirk Flege, aggiungendo: «Questi dati devono far riflettere il governo tedesco all'inizio della sua presidenza di turno dell'Ue».
In Europa, comunque, gli incidenti stradali sono in forte diminuzione: nel 1990 avevano causato la morte di 85.360 persone. Quindici anni dopo, nel 2005, le vittime sono state 50.505, con una riduzione di 34.855 unità, pari al 41%. Tra il 1990 e il 2002 la riduzione media annua delle vittime degli incidenti stradali è stata del 2,6%, nel triennio 2003-2005 il tasso annuo di riduzione è diventato pari al 4,7%, quasi il doppio del periodo precedente.

La fase di forte accelerazione dei tassi di riduzione della mortalità stradale tuttavia presenta segni di rallentamento. La riduzione del 2005 è stata infatti la più bassa del triennio. L'Unione Europea pare non poter raggiungere l'obiettivo di dimezzare il numero delle vittime degli incidenti stradali entro il 2010.

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