Le incognite Marotta-Cassano congelano il futuro della Samp

Le incognite Marotta-Cassano congelano il futuro della Samp

Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza. Lo scriveva Lorenzo De’ Medici, detto il Magnifico, nel canto carnascialesco «Trionfo di Bacco e Arianna», 1490 o giù di lì. Di lieto e trionfale, ai giorni nostri, alla Sampdoria, pare esserci poco. E di certo tanto meno. Mai come oggi, nelle precedenti sette stagioni di presidenza Garrone, si era arrivati ai primi di giugno con tante incognite sull’immediato futuro della società blucerchiata.
La prima e più importante riguarda Beppe Marotta. L’amministratore delegato varesino sta ancora valutando l’offerta della Juventus ma la possibilità di una separazione si fa sempre più insistente. Contratto di cinque anni, compiti gestionali (rapporti tra dirigenza e squadra) e di mercato (al fianco di Alessio Secco): il richiamo, il fascino della Vecchia Signora e della Champions League paiono troppo forti per un altro «no grazie» dopo quello dell’estate 2006. Malgrado il solidissimo rapporto col presidente Riccardo Garrone, l’affetto da parte della grande famiglia blucerchiata e i tempi insoliti per un trasferimento simile, stavolta l’occasione è troppo ghiotta. Dopo sette stagioni genovesi, a 52 anni compiuti, Marotta avrebbe la possibilità di operare all’interno del club più prestigioso d’Italia.
Ancora qualche giorno per decidere, allora, anche se la scelta è già stata fatta. L’attesa - una decina di giorni circa - sarebbe necessaria per garantire alla Samp di trovare un sostituto (i nomi restano quelli del clivense Giovanni Sartori e del senese Roberto Zanzi) e di concordare con la Juve l’eventualità di una sorta di esodo da Corte Lambruschini a Corso Galileo Ferraris. Al seguito del direttore, alla volta della Torino bianconera potrebbero infatti partire tanti preziosi membri dello staff doriano: dal direttore sportivo Asmini al segretario Marino, dal capo degli osservatori Paratici al capo ufficio stampa Marangon.
E non è detto che dopo Marotta, non possa fare i bagagli pure Antonio Cassano, ovvero, il secondo punto interrogativo blucerchiato, che rimane in cima alla lista dei desideri dell’Inter di Mourinho. Ma anche qui occorre aspettare: il terzo nodo da sciogliere è appunto il calciomercato.

La situazione societario-manageriale in stand-by ha congelato qualsiasi trattativa di vendita (Campagnaro su tutti, richiesto dal Napoli oltre che dalla Fiorentina) e acquisizione dei calciatori. A oggi, resta dunque una nebulosa la rosa da consegnare nelle mani del nuovo tecnico Gigi Del Neri, unica certezza, quest’ultimo, di un doman quanto mai incerto.

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