La riconoscibilità della cassa Daniel Roth è proverbiale, per la sua costruzione a ellisse raccordata non da tratti curvilinei ma rettilinei. Una soluzione che permette di gestire la grafica del quadrante in un modo assolutamente unico ed eterogeneo, potendo fruire, allo stesso tempo, dei limiti propri dell'orologio rotondo e di forma. Capace di realizzare le complicazioni più sofisticate, Daniel Roth ha sempre estrinsecato una filosofia legata alle tradizioni consolidate ma dal design altamente innovativo. Un esempio di particolare richiamo è costituito dal modello Papillon, presentato per la prima volta nel 1999 per celebrare il decimo anniversario della Maison (oggi parte integrante del Gruppo Bulgari) e rielaborato nel 2005, animato da un movimento meccanico automatico ultrapiatto. Molto più sofisticato di quanto possa apparire a prima vista, quello che sembra un tradizionale indicatore dei minuti ad andamento retrogrado, disposto nella metà inferiore del quadrante, è in realtà formato da due piccole sfere a forma di losanga, il segno distintivo della linea Papillon. Disposte con un angolo di 180°, ruotano nella stessa direzione, attivate da un disco disposto sull'asse centrale: compiuto il ciclo delle 60 unità dei minuti, una delle lancette ruota di 90° sul proprio asse per poi ritrarsi, mentre l'altra compare immediatamente in corrispondenza dei "00" minuti. Rispetto al tradizionale sistema di indicazione dei minuti retrogradi, questo meccanismo richiede un minore dispendio di energia e un numero inferiore di componenti, il che permette una migliore performance della riserva di carica. Le ore sono indicate digitalmente, a saltarello, in una finestrella posta al 12, nell'ambito di un quadrante strutturato su due livelli a differente finitura.
Nel 2008, la Maison ha presentato la variante cronografica di questo modello esclusivo, nel quale spicca, al centro, il meccanismo dei minuti a doppia lancetta brevettato, evidenziato da riferimenti azzurrati di grandi dimensioni. La cassa in oro giallo, bianco o rosa dalle generose dimensioni, 43 x 46 mm, lievemente incurvata, rispetto al passato è stata modificata nelle anse, più grandi, separate da un interspazio maggiore. La corona scanalata è tipica di Daniel Roth, ed è fiancheggiata dai due pulsanti a oliva protetti da idonei castelletti, mentre il fondello piatto, integrato da vetro zaffiro, permette di ammirare il movimento splendidamente decorato. Si tratta del celebrato calibro cronografico di base Frédéric Piguet 1185, con smistamento delle funzioni crono a ruota a colonne e innesto verticale, modificato espressamente per Daniel Roth. Il quadrante, color argento o rutenio, strutturato sempre su due livelli e protetto da vetro zaffiro trattato antiriflesso, prevede nella parte superiore un decoro a Côtes de Genève: i contatori delle 12 ore e dei 30 minuti crono, collocati rispettivamente all'altezza delle ore 10 e delle 2, delimitano la finestrella delle ore saltanti e si sovrappongono al cerchio centrale dei secondi cronografici, dalle cifre serigrafate nere. Il semicerchio sottostante destinato ad accogliere i minuti retrogradi, con scala su fondo a contrasto, presenta una finitura "guillochage" a Clous de Paris. Ulteriore chicca estetico-tecnica, a riprova dell'attenzione che i designer di Daniel Roth riservano a ogni singolo particolare, è la lancetta cronografica dei secondi che si azzera, dunque si posiziona a cronografo non avviato, all'altezza delle 6, anziché delle 12, per non ostacolare la visibilità della finestrella delle ore a scatto.
Le grandi complicazioni ed il gusto per la sfida, comunque, hanno indotto, da sempre, la Maison a frequentare i territori più perigliosi della micro-meccanica orologiera, distinguendosi, in particolare, nella stilizzazione del tourbillon. La sua visualizzazione e di tutto quanto ruota intorno ad esso è stata spinta all'estremo nel modello Tourbillon Lumiere, completamente scheletrato, con ponti in oro rosa 5N, così come la cassa, egregiamente incisi a motivo soleil. Il movimento meccanico manuale si compone di un bilanciere a viti, oscillante a 21.600 alternanze/ora, contenuto all'interno di una gabbia rotante in 60 secondi, fissata da un ponte in acciaio; 22 sono i rubini complessivi e la riserva di carica è stabilita in 64 ore.
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