Il Campidoglio sta per firmare la convenzione che consentirebbe a una società privata collegata con le Ferrovie dello Stato di costruire un edificio di cinque piani lungo 200 metri in via del Crocifisso. Un mostro di cemento e vetro costituito da un albergo di cento stanze, con annesso un centro congressi, 2.000 metri quadrati di centro commerciale e altrettanti di servizi generali. Ledificio di sei piani in superficie e tre livelli sotterranei occuperà unarea di 12.661 metri quadrati. Quale sarà limpatto di un insediamento così invasivo sulla vivibilità di un quartiere che soffre da sempre di problemi di viabilità e carenza di verde pubblico?
Quale lentità del danno paesaggistico di una brutale speculazione edilizia che comporterà la scomparsa della cupola di San Pietro dalla vista di un buon numero di abitazioni di via Monte del Gallo e delle aree limitrofe? «Abbiamo chiesto - spiega il presidente Fratta - allassessore Morassut di spiegare a noi e ai residenti quali potrebbero essere i vantaggi di una struttura che oltre a essere invasiva, metterà a dura prova la pazienza dei cittadini con un nuovo super cantiere».
Oggi alle 18 presso la sala convegni della Chiesa di Santa Maria alle Fornaci nellomonima piazza, il presidente del Diciottesimo, Vincenzo Fratta, Legambiente e i residenti del quartiere incontreranno sul tema lassessore capitolino allUrbanistica, Roberto Morassut.
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