Si aggrava la posizione dellex ministro Claudio Scajola. Un dossier consegnato ieri dalla Guardia di finanza agli inquirenti, con i riscontri sulle modalità di acquisto della casa al Colosseo e la conseguente ristrutturazione dellappartamento, rischia di far precipitare la situazione. Fra questoggi, al massimo domani, la procura di Perugia potrebbe alzare il tiro su Scajola, sulla falsariga di quanto fatto con lex ministro Lunardi indagato per corruzione insieme al cardinale Sepe per questioni «immobiliari» e ora oggetto di una richiesta di autorizzazione a procedere al tribunale dei ministri. Nel frattempo trapela lindiscrezione che sempre Perugia sta per inoltrare una rogatoria in Vaticano per passare al setaccio tutte le attività di Propaganda Fide degli ultimi due anni a guida del cardinale Crescenzio Sepe, oltre a una serie di verifiche per accertare che fine hanno fatto i fondi, stanziati da Arcus, per il restauro della palazzina della congregazione a piazza di Spagna che, secondo lipotesi investigativa, non sono stati completamente utilizzati per gli interventi previsti.
A legare il cardinale Sepe e lex ministro è un finanziamento pubblico per cinque milioni di euro erogati nel 2005 e nel 2006 per il restauro del palazzo di Propaganda Fide in piazza di Spagna e per la realizzazione al suo interno di una pinacoteca.
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