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Le indagini Perde quota l’ipotesi pakistana, ma la pista rimane straniera

Nelle indagini sugli autori del fallito attentato a Times Square a New York si registrano «importanti progressi», mentre perde quota l’ipotesi che dietro la mancata strage possano esserci i talebani pakistani. Parla di «importanti progressi» il segretario generale alla Giustiza Eric Holder, «alla fine questa inchiesta sarà un successo e i responsabili saranno portati di fronte alla giustizia», ha affermato. Chiunque abbia piazzato l’autobomba sabato sera a Times Square, ha sottolineato, «voleva seminare il terrore a New York» e, se l’ordigno fosse esploso avrebbe potuto provocare una «consistente perdita di vite umane».
L’attenzione è puntata su un secondo video, in cui si vede un uomo bianco che corre «in direzione nord su Broadway» proprio nel momento in cui scattava l’allarme bomba a Times Square, il capo della polizia newyorkese, Raymond Kelly, in un’intervista alla Cnn, ha precisato che gli inquirenti vogliono identificare quest’uomo e poterlo interrogare.
La polizia ha già diffuso un altro video in cui si mostra un uomo bianco, di circa 40 anni, che guarda in modo nervoso nella direzione della Nissan Pathfinder a bordo della quale è stato rinvenuto il materiale esplosivo. L’uomo cammina lungo Schubert Alley, fra la 44ª e la 45ª strada, si guarda furtivamente dietro le spalle e si toglie una maglietta scura, rivelando una maglietta rossa che indossava sotto. Poi il sospetto infila la maglietta scura in una borsa.
Intanto la polizia di New York ha rintracciato il proprietario della Nissan Pathfinder del 1993 ritrovata imbottita di esplosivo a Times Square.
«Abbiamo identificato ed interrogato il proprietario» ha dichiarato il portavoce del NY Police Department, precisando che l’uomo non è sospettato, secondo quanto si legge sul sito del «New York Times».
Intanto perde quota l’ipotesi che dietro il fallito attentato possano esserci talebani pachistani. Lo stesso Holder ha sottolineato come sia troppo presto per dire se si tratti di terrorismo organizzato e per fare supposizioni sulla sua matrice, interna o internazionale.
E per questo ha ricordato come si debba prendere con le pinze la presunta rivendicazione in un video da parte dei talebani pachistani.
«So di gruppi che in passato hanno rivendicato la responsabilità di attacchi ai quali alla fine sono risultati estranei» ha detto ancora Holder.


Secondo fonti dell’amministrazione Obama citate dal «Washington Post», tuttavia, l’attentato sarebbe stato coordinato da parecchie persone con legami internazionali.

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