«Indro mi ha detto: non fare bischerate...»

Albertini dice no a una sua candidatura con Fi: «Montanelli me l’ha suggerito in sogno»

«L’ho sentito proprio oggi e mi ha detto di non fare bischerate». Se la cava con una battuta Gabriele Albertini rispondendo a chi gli chiede cosa Indro Montanelli, da sempre da lui considerato «padre spirituale e maestro», gli consiglierebbe pensando al suo futuro politico. E la statua dorata appena inaugurata nel parco di via Palestro gli offre il dribbling vincente. Un’altra mossa decisa per sottrarsi al pressing sempre più asfissiante dei vertici di Forza Italia e del candidato del centrodestra a Palazzo Marino Letizia Moratti. Che fino all’ultimo sperano di poter schierare in attacco il formidabile duo Berlusconi-Albertini. Una macchina da preferenze che a Milano non avrebbe rivali. Solo ieri, in un’intervista al Giornale, la coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini gli aveva lanciato l’ultimo appello. «Per noi - aveva detto - è fondamentale che Albertini partecipi alla campagna elettorale».
«Fi - si divincola il sindaco - ha chiesto di candidarsi a Costacurta. E questo mi fa pensare di quando lessi sui giornali, nel 1997, “Berlusconi candida Albertini” e pensai al calciatore Demetrio. Perché allora non candidare Demetrio Albertini questa volta?». Dal faceto al serio. «Non lo so - spiega il sindaco -, ma non sono proprio adatto al consiglio comunale. L’ho sofferto per nove anni. Troppe contumelie, troppo tempo perso quando al Parlamento europeo si risolve tutto in cinque minuti».
Di certo c’è soltanto che alla scadenza dei termini mancano ormai solo pochi giorni. Sabato prossimo alle 12 in punto, infatti, scadono i termini per la presentazione delle liste con i candidati alle amministrative. Difficile pensare che qualcosa cambi dopo che la stessa Moratti racconta un retroscena rimasto finora segreto. «Ho chiesto personalmente ad Albertini di candidarsi - racconta -. L’ho anche invitato a cena a casa mia. Io e mio marito abbiamo fatto di tutto per convincerlo. Ora la decisione finale spetta a lui e a Forza Italia». Nessuna nube tra i due. «Albertini lascia una eredità positiva, anche se tutte le cose sono migliorabili».


Nessun dubbio avrebbe Tiziana Maiolo, commissario vicario del coordinamento cittadino azzurro, che si dice certa che da parte del partito ci sia tutta l’intenzione di sostenere questa candidatura. «Forza Italia - assicura - chiede ad Albertini di entrare assolutamente in lista e di partecipare a queste elezioni per dare un contributo importante all’elezione di Letizia Moratti».

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