Milano - Crolla l'industria italiana. I dati Istat parlano di pesanti segni negativi sia per quanto riguarda gli ordinativi, che su base annua arrivano a perdere il 5,3%, sia per il fatturato, che dall'inizio del 2008 sta cedendo il 2,7%.
Fatturato: -2,7% annuo, -1,7% mesile
A maggio il fatturato dell’industria
italiana registra una flessione del 2,7% rispetto allo stesso
mese dello scorso anno (contro il +13,9% annuo registrato ad
aprile) e un calo dell’1,7% rispetto ad aprile (contro il
precedente +2,2%). Lo rende noto l’Istat, specificando che
risultano in calo sia il mercato nazionale (-3,2% su base annua e
-1,5% su base mensile) che quello estero (-1,5% e -2,2%).
A spingere gli indici al ribasso, aggiunge l’Istituto di
statistica, sono in particolare i beni di consumo durevoli, che
registrano una flessione dell’11,4%. Seguono i beni intermedi
(-6,5%) e gli strumentali (-4,1%). In forte crescita è invece il
fatturato del comparto energia, che segna un aumento su base
annua pari al 28,6%. Tra i raggruppamenti di industrie,
prosegue l’Istat, a maggio le flessioni su base annua più
significative sono state registrate nella produzione di mezzi di
trasporto (-18,3%), nella produzione di apparecchi elettrici e di
precisione (-14,9%), nella fabbricazione di prodotti chimici e
fibre sintetiche (-11,6%) e nelle industrie delle pelli e delle
calzature (-11%). Aumenti si sono registrati invece nei settori
dell’estrazione di minerali (+36,4%), delle raffinerie di
petrolio (+24,2%), delle industrie alimentari, delle bevande e
del tabacco (+4,4%) e della produzione di metallo e prodotti in
metallo (+4%).
Ordinativi: -5,3%, -3,1% mensile
A maggio gli ordinativi dell’industria
italiana registrano una flessione del 5,3% rispetto allo stesso
mese del 2007 (contro il +12,8% di aprile) e un calo del 3,1%
rispetto ad aprile (contro il precedente +0,5%). Si tratta del
calo su base annua più forte da gennaio 2004, quando si registrò
-6,1%. Lo rende noto l’Istat, specificando che, rispetto a maggio
2007, è il mercato estero a segnare la flessione più marcata, con
-6,2% contro il -4,8% di quello nazionale. Su base mensile, però,
è quello nazionale a registrare il calo più ampio, pari al 3,6%
contro il -2% del mercato estero. A maggio le variazioni annue negative più
marcate, prosegue l’Istat, si sono registrate nelle industrie
delle pelli e delle calzature (-19,3%), nella produzione di
mobili (-11,3%) e nella produzione di apparecchi elettrici e di
precisione (-10,9%). L’unico incremento per gli ordinativi,
precisa l’Istituto, è stato quello della produzione di metallo e
prodotti in metallo (+5%).
In ribasso il mercato delle auto A maggio il fatturato dell’industria degli autoveicoli cala dello 0,5% rispetto allo stesso mese del 2007.
Lo rende noto l’Istat, spiegando che a determinare la flessione dell’indice è il mercato nazionale con -6,8%, a fronte di un aumento invece sul mercato estero pari al 9,5%. Gli ordinativi, prosegue l’Istituto, registrano una flessione decisamente più marcata, pari all’11,6%. In questo caso il mercato nazionale registra un calo del 13,9% e quello estero dell’8,4%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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