Influenza A, pronti reparti separati per isolare il virus

Influenza A, pronti  reparti separati  per isolare il virus

Reparti di pronto soccorso e letti dedicati in caso di ricovero, percorsi specifici per isolare il contagio, brochure distribuite nelle scuole. Questi alcuni dei sistemi adottati dalla sanità capitolina per fronteggiare l’eventuale pandemia di influenza A.
Da lunedì 12 ottobre partirà la distribuzione del vaccino alle Regioni e alle Province sulla base della popolazione residente. Per il Lazio sono previste un totale di 1 milione e 600mila vaccinazioni: 800 mila nella prima fase autunnale, altrettante nella fase invernale, durante la quale è previsto il picco del contagio. Nell’attesa, le strutture ospedaliere inziano ad attrezzarsi: la Asl Roma C, per esempio, affronterà l’emergenza con un’apposita unità di crisi, presieduta dal direttore sanitario Paolo Palombo e composta da 40 persone incaricate di monitorare la situazione sul territorio di riferimento. «Per prima cosa - spiega il professor Palombo - abbiamo raccomandato la vaccinazione delle oltre 5mila persone al servizio dell’Azienda. Poi, presso l’ospedale Sant’Eugenio, abbiamo previsto un pronto soccorso con 5 posti letto, completamente dedicato al virus A/H1N1». Il reparto sarà inaugurato il prossimo 14 ottobre e dotato di uno specifico percorso per ambulanze e lettighe. Due le possibili destinazioni in caso di complicanze: i pazienti medio-gravi verranno smistati presso l’ospedale «Cto» della Garbatella, in un’area di contenimento isolata avente 10 posti letto e personale dedicato, con un minimo di 12 infermieri. I malati in condizioni più preoccupanti, invece, saranno trasferiti presso le strutture di riferimento per la diagnosi e la cura dell’influenza A, ovvero l’istituto «Spallanzani», il policlinico «Gemelli» e l’«Umberto I».
Nella malaugurata ipotesi di una pandemia violenta, presso il «Sant’Eugenio» l’Asl Rm/c provvederà anche a riservare 14 posti letto all’alta terapia intensiva. Senza dimenticare che «in accettazione - aggiunge il direttore sanitario - siamo già in grado di fare test di diagnosi per la nuova influenza».
Da ultimo, l’Asl Rm/c ha prodotto una brochure da distribuire in tutte le scuole dell’area di competenza per educare alla prevenzione dell’influenza suina. E non a caso i testimonial dell’iniziativa, intitolata «Virus e scuola», saranno i tre porcellini della popolare ed omonima fiaba. Mentre il governo, per la campagna nazionale, si avvarrà di un Topo Gigio in camice medico e stetoscopio.


Non vuol farsi trovare impreparata nemmeno l’Asl Rm/d: come riporta l’agenzia di stampa «Omniniroma», l’ospedale «Grassi» di Ostia avrà un percorso esterno con accesso diretto alla stanza di isolamento per tutti i casi sospetti di A/H1N1. Il paziente verrà dotato di mascherina e accompagnato alla visita, senza passare per la sala d’attesa del pronto soccorso.

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